Una studentessa di 17 anni, è stata aggredita alluscita della metropolitana da un nordafricano. La provvidenza ha voluto che le sue grida venissero sentite da una pattuglia congiunta di carabinieri e polizia locale. La giovane è stata, così, soccorsa e lo straniero rincorso ma poi sfuggito allarresto. Ed è caccia alluomo.
Sono le 23 di martedì sera. La giovane, che abita a San Donato, sta tornando a casa da una cena a Milano con amici. Arriva a destinazione e esce dalla stazione sul piazzale che dà su via Triulziana. Ad un certo punto si sente seguita. Si volta di scatto ma non ha il tempo di reagire. Lo straniero, che descriverà come dalletà apparente di 25 anni, gli è addosso. Con una mano le tappa la bocca e la sbatte contro la recinzione del vicino parcheggio. La ragazza è immobilizzata in pochi secondi ma riesce a divincolarsi quel tanto da gridare aiuto, più volte. È questo a salvarla. Poco distante, infatti, stanno camminando due vigili e due carabinieri in servizio: stanno pattugliando la zona proprio per la prevenzione di questo tipo di reati. La sentono. In un attimo corrono nella sua direzione. Luomo li vede, scappa. Una vigilessa si ferma dalla ragazza: le presta le prime cure. I due militari e il secondo agente si lanciano all'inseguimento del nordafricano. Lo braccano ma lui, 1.80 di altezza e una grande forza, riesce a divincolarsi.
Sottolinea il capitano dei carabinieri Giuliano Gerbo: «Questa donna ha avuto una grande forza nonostante giovanissima. Ha evitato il peggio grazie al coraggio dimostrato».
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