«San Gerolamo» prima opera di Contarini

Aristocratico, letterato, notaio ma, per vocazione, pittore. Questa la complessa e per molti versi ancora misteriosa figura di Giovanni Contarini, artista veneziano vissuto nel Cinquecento nel solco della grande pittura di Tiziano. In occasione della ventesima edizione di «Brera mai vista» alla Pinacoteca di Brera viene presentata un'opera del maestro veneto, il «San Gerolamo penitente». Appena restaurato, quest'olio su tela, databile intorno al 1576, come emerge dalle ricerche di Annalisa Bristot, rappresenta la prima opera conosciuta del Contarini. Il dipinto, giunto a Brera nel 1811 dalla trevigiana Chiesa di San Girolamo di Serravalle risulta di grande fascino per l'effetto di naturalezza raggiunto dal pittore attraverso la sapiente modulazione della luce che percorre il volto e la figura del santo raccolto in preghiera. Nel tardo Cinquecento la notorietà di Contarini aumentò a tal punto da renderlo assai ammirato all'estero e in patria.

Venne accolto come pittore di corte dapprima nella Praga di Rodolfo II, quindi a Innsbruck dall'Arciduca Ferdinando II. Nominato cavaliere fece poi ritorno a Venezia dove lavorò ad importanti pale per le maggiori chiese cittadine e a grandi teleri celebrativi per Palazzo Ducale.

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