C-corrente

"San Gregorio Armeno prima apriva solo a Natale"

È "pastoraio" da 4 generazioni. Suo padre Giuseppe si è inventato i personaggi di attualità

"San Gregorio Armeno prima apriva solo a Natale"

Quella di Marco Ferrigno è la bottega storica in San Gregorio Armeno, la strada dei presepi a Napoli. «Pastoraio», come lo era suo padre e prima di lui il nonno e il bisnonno. Tutti «casa e puteca»...

«Casa e bottega» alla quarta generazione.

«La bottega è nata nel 1836 dalla passione del bisnonno Carmine. Poi è passata al nonno Salvatore e a mio padre Giuseppe, undicesimo di 13 figli, un po' per eventi catastrofici un po' per destino, l'unico a proseguire l'attività. Adesso ci sono io».

Come ha iniziato?

«Così, a 6 anni, rientravo da scuola, mia mamma collaborava con mio padre quindi dovevo restare in bottega. Prima facevo i compiti, poi per perdere un po' di tempo mi mettevo a guardar cosa faceva mio padre, e lui mi dava un po' di creta in mano. Tutto è cominciato lì».

Come è cambiato negli anni?

«All'inizio era un lavoro stagionale. San Gregorio Armeno era completamente diversa. Si apriva il 1 novembre e si chiudeva il 24 dicembre. Dopo i negozi si riadattavano ad altre attività. C'è chi diventava di nuovo una salumeria, chi vendeva i giocattoli per l'epifania... l'intuizione di mio padre fu quella di aprire tutto l'anno. Era il 1977. A lui si deve la fama di San Gregorio Armeno. Anche perché nel 1987 in occasione del primo scudetto del Napoli, dedicò una statuina a Maradona. Quell'anno invece di vendere solo a Natale, la gente veniva durante l'anno che voleva stu' maradona. Mio padre che pensò? Quasi quasi facciamo una statuetta da porre nel presepe. Non ti dico...»

Che successe?

«Eh... ci tacciarono pure di blasfemia, ma lui nel '92 creò Antonino Di Pietro. Mamma mia... chill'ann cosa succedette... centinaia di persone in fila che aspettavano per regalarla al capo, a un amico, ai genitori. Questa statuetta che rappresentava allora un cambiamento epocale è stata anche il cambiamento di San Gregorio Armeno. Da allora tutti volevano il personaggio di attualità. I giornalisti telefonavano... quest'anno qual è il personaggio dell'anno? Prima era annuale, invece adesso quasi mensile e non solo. Adesso il pubblico di San Gregorio Armeno è diverso, con i turisti che vengono tutto l'anno. Non si può immaginare cosa è il mese di agosto, pienissimo da tutto il mondo. Magicamente è cresciuto un fiore nel deserto».

Quante sono le botteghe

«Sono 39. Apriamo tutti quanti tutti i giorni. Noi siamo passati da ditta individuale dove mio padre aveva un apprendista, Beppe che ancora oggi sta con me, a una srl e abbiamo un accordo di partnership con la Rinascente e nel periodo natalizio apriamo a Milano e a Roma. E queste famose statuette di attualità permettono anche un indotto durante l'anno. Ci sta chille che viene prendere il Vasco Rossi, chi il Jovannotti, il Maradona ancora oggi richiestissimo. Ma addirittura la cosa si è anche evoluta...»

In che senso?

«C'è chi porta tre foto, un frontale, un profilo e una intera e si fa creare i proprio pastore. C'è chi arriva mi fate la statuetta del mio capo, di mio padre, di mia figlia che si laurea... tutte a mano. Le regole da rispettare sono quelle: artigianalità, amore e passione..

Quali sono le più vendute?

«La natività Madonna, san Giuseppe e Gesù e quelli dell'attualità»

E quest'anno quali sono?

«La regina Elisabetta è la più venduta, Kwaraskelia al secondo posto, Giorgia Meloni a pari merito con Osimene, altro giocatore del Napoli e Maradona ormai un ever greeen con Totò, Edoardo De Filippo e Troisi».

Cos'è per lei il presepe?

«È la mia vita. È il mio mondo. Mio padre è morto al negozio, mentre stava lavorando, si è addormentato e forse anche contento. Vorrei che fosse così anche per me. Amo quello che faccio.

Ho conosciuto 3 presidenti della Repubblica, il re di Spagna, Pavaotti, tre papi, Sofia Loren, che voglio di più?».

Commenti