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San Paolo Il figlio di Badalamenti arrestato: si dichiara «prigioniero politico»

Si dichiara prigioniero politico e sostiene di chiamarsi Carlo Mazzetti. I carabinieri del Ros lo hanno scovato in Brasile e ora è rinchiuso nel carcere di San Paolo: Leonardo Badalamenti, figlio di «don Tano», storico boss di Cinisi. Lui si dice vittima di un clamoroso errore giudiziario. Per la direzione distrettuale antimafia di Palermo era a capo di un’organizzazione criminale internazionale protagonista di truffe milionarie a banche di diversi Paesi. L’operazione «Cento passi» della dda ha portato ieri all’arresto di venti persone in Italia e in America latina. Ma il nome più eccellente è certamente quello di Badalamenti junior, per il quale ora, come per Cesare Battisti e come per tanti altri criminali rifugiati a San Paolo e a Rio, l’Italia chiederà l’estradizione. La polizia brasiliana ha collaborato alla cattura, sottolineano i media del Paese. La decisione su una sua eventuale riconsegna all’Italia spetterà ora al Supremo tribunal federal, impegnato in questi giorni sul caso Battisti.

Per la pratica Badalamenti ci vorranno «mesi».

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