Cronache

A San Siro una targa per Francesco Gallone

Il Comune di Milano ha voluto omaggiare il 22enne affetto da tetraparesi spastica con una targa a San Siro: "Grazie a lui ora le persone in carrozzina possono vedere le partite"

A San Siro una targa per Francesco Gallone

"Io credo che Francesco sia stato in grado di trasmettere i valori più importanti dello sport nel migliore dei modi". Sono queste le parole dell'assessore allo Sport di Milano, Roberta Guaineri, ieri a San Siro per ricordare Francesco Gallone, il 22enne tifoso dell'Inter malato di tetraparesi spastica. Guerriero a quattro ruote, con un entusiasmo e una tenacia contagiose, il 22enne si è battuto per i diritti dei più deboli. "Il suo era un sogno di inclusione, un modello di passione civica e altruismo", ha aggiunto Guaineri. (GUARDA IL VIDEO)

A Francesco il Comune di Milano ha dedicato una targha al primo anello arancio dello stadio. Tra le battaglie del giovane blogger de IlGiornale.it morto il 30 gennaio scorso, anche quella, infatti, di rendere accessibile lo stadio alle persone disabili. "È merito tuo se qui, allo stadio di San Siro, i tifosi disabili di ogni squadra possono ora godersi una partita senza barriere archittetoniche", ha detto a nome di tutti i famigliari la cugina Anna Nasini, che vuole ricordare Francesco, detto "Franci", "non per quello che non c'è più - aggiunge - ma per quello che ha lasciato". Grazie alla sua battaglia, infatti, è stata inserita una pedana per migliorare la visibilità degli spettatori in carrozzina che ora potranno godersi dalla tribuna le partite con la comodità di tutti gli altri tifosi.

L'amministratore delegato di "Mi Stadio", la società che gestisce San Siro, ha sottolineato come sia importante consegnare alla storia il nome di questo giovane sognatore, che nella sua breve vita è riuscito a fare la differenza per molti: "Memoria: perché è fondamentale che non si perda nel tempo il valore di un uomo, di un ragazzo, che ha dato tanto a tanti".

A salutare il blogger disabile anche Ivan Cordoba, ex gicoatore dell'Inter: "Francesco era un leader, se fosse stato un calciatore sarebbe stato un ottimo capitano, ha sempre pensato più agli altri che a se stesso e sarà sempre nei nostri ricordi".

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