Sandro Veronesi surfista sull’onda dei mitici Settanta

Sandro Veronesi diventa dj: l’autore di Caos calmo, vincitore dell’ultimo Premio Strega, da qualche giorno si è messo alla consolle di Radio Gas che trasmette soltanto via Internet (www.radiogas.it) e che vuole proporre soltanto il meglio della musica rock e pop degli ultimi 50 anni.
Se il protagonista di Caos calmo era un appassionato di surf, Veronesi sembra altrettanto a suo agio nella messa... in onda di una radio che, pur sfruttando le nuove tecnologie, si vuole rifare alle radio libere nate negli anni ’70. L’idea di Veronesi, che di Radio Gas è curatore del progetto redazionale, è anche lo slogan dell’emittente: «Gli anni Settanta sono il giacimento, la musica, lo sbocco incontenibile. Il gasdotto è la Rete. Frank Zappa e Fabrizio De André sono vivi. Si torna liberi». Una radio libera perché, come si legge nella presentazione, non ha padroni e non subisce condizionamenti da parte di nessuno. Per questo Radio Gas assicura programmi senza interruzioni pubblicitarie e, soprattutto, una programmazione che se ne infischia delle imposizioni delle case discografiche. «I conduttori trasmettono come vogliono quello che vogliono e quando vogliono e trasmettono gratis perché si divertono a trasmettere»: è l’altro motto della radio di Veronesi.
I progetti, però, non finiscono qui: il sito di Radio Gas promette di diventare a breve anche un punto di riferimento per tutti i surfisti del Web che vogliano condividere il proprio lavoro artistico. In preparazione, infatti, una sezione che permetterà ai musicisti più giovani di inviare le demo dei propri album, ma non solo: in programma anche la possibilità di mettere on line radiodrammi e audiolibri che saranno scaricabili gratuitamente dagli ascoltatori. E le ambizioni della radio proseguono: l’idea, infatti, è quella di diventare anche una rivista di recensioni, informazioni e sondaggi. Proprio per questo la radio di Veronesi si apre anche alla ricerca di nuovi dj: appassionati di musica pop e rock che vogliano salire su questa consolle virtuale per far ascoltare la propria voce. E a confermare lo spirito della radio libera c’è anche un forum, moderno tazebao tecnologico.

A dire il vero non è ancora frequentatissimo, ma c’è da scommettere che non appena le migliaia di lettori di Veronesi si passeranno la voce lo spazio si aprirà al dibattito.
In linea con la cultura dei «favolosi» anni ’70, sarà un pacifico «caos calmo». Per adesso, invece, malgrado la scritta frikkettona «Gli anni ’70 della mente», è calma piatta.

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