Politica

Sanità: addio vecchia cartella clinica, arriva l'iPad in corsia

Al Policlinico Gemelli di Roma arrivano i referti digitali sul tablet di Apple. partito da alcuni mesi, presso alcuni reparti tra cui quello di cardiologia, il progetto "Sipad", che consiste nell'introdurre l'iPad nel sistema informativo fornendo gli operatori sanitari di questo dispositivo mobile

Roma- Il Policlinico Gemelli di Roma potrebbe dire presto addio alla cartella clinica, ai viaggi avanti e indietro in archivio per recuperarla e portarla al medico che la deve usare, alla necessità di prendere appunti a mano al letto del paziente durante le visite in reparto: l'iPad è arrivato in corsia e potrebbe mandare in pensione la carta per riportare e aggiornare la storia clinica del paziente, dal ricovero alle dimissioni. È con questa prospettiva che è partito da alcuni mesi, presso alcuni reparti tra cui quello di cardiologia, il progetto «Sipad», che consiste nell'introdurre l'iPad nel sistema informativo del Gemelli, fornendo gli operatori sanitari di questo dispositivo mobile. L'obiettivo a breve termine è usare l'iPad anche per inserire nuovi dati nella cartella clinica elettronica del paziente, e per guardare referti come lastre o risonanze. Inserire i dati in tempo reale al letto del paziente permetterà davvero di rendere del tutto elettronica, paperless, la cartella clinica del malato.
Al Gemelli - si legge in una nota del Policlinico - si registrano oltre 35 mila accessi al sistema informatico ogni ora.

Ad oggi sono già informatizzati il ciclo del ricovero (dalla lista di attesa all'accettazione, alla degenza, alla dimissione, la prenotazione e programmazione delle prestazioni ambulatoriali); la gestione delle impegnative e della cassa; la richiesta, programmazione ed esecuzione delle prestazioni ai pazienti ricoverati; le attività infermieristiche in reparto; la gestione 'paperless' dei referti, firmati con firma digitale e inviati ai reparti in forma digitale; la gestione 'filmless' delle immagini radiologiche e la visualizzazione dai reparti; le attività dei laboratori, della radiologia e delle sale operatorie, e la gestione del rischio clinico, con il braccialetto identificativo per ogni paziente in modo da evitare il rischio di errori di persona.

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