Sanità, a Palermo il primo trapianto di fegato senza bisturi

La tecnica della laparoscopia ha permesso ai medici di salvare la vita di una bimba di dieci mesi, affetta da problemi fin dalla nascita

Eseguito per la prima volta presso L'Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione di Palermo un trapianto di fegato pediatrico da donatore vivente con prelievo per via laparoscopica. Si tratterebbe del primo intervento realizzato in Italia utilizzando in toto la tecnica laparoscopica per il prelievo del lobo sinistro del fegato. Fino ad oggi, la metodica è stata usata soprattutto nel caso del prelievo del rene destinato al trapianto.
Ad essere sottoposta alla delicatissima operazione una bambina siciliana di appena dieci mesi, affetta fin dalla nascita da una malattia colestatica grave che le aveva compromesso la funzione epatica. Per lei il trapianto era la sola speranza di sopravvivenza. A donarle il lobo sinistro del proprio fegato la giovane madre di appena 20 anni.

La tecnica laparoscopica - utilizzata già da qualche anno nel caso del prelievo di rene - è, infatti, una metodica molto meno invasiva, che riduce i rischi per il donatore ed assicura un recupero in tempi più brevi rispetto al prelievo per via chirurgica tradizionale. L'intervento di prelievo è stato eseguito dall'équipe di Ismett in collaborazione con l'équipe dell'unità operativa di chirurgia generale e trapianti dell'azienda ospedaliero-universitaria Pisana.

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