Sano o malato? Il destino in un test

Un sito analizza il dna e rivela la predisposizione genetica a una ventina di patologie. Basta pagare 650 euro e spedire un campione di saliva: il risultato arriva in due settimane. Ma gli scienziati sono perplessi

Sano o malato? Il destino in un test

Londra - Un portafoglio ben fornito e quel poco di esperienza informatica che basta per acquistare un libro su Amazon. Attualmente è tutto ciò che serve per conoscere in un paio di settimane il proprio destino. Grazie a due nuovi test del Dna disponibili on line chi lo desidera è ora in grado di apprendere quante probabilità ha di contrarre in futuro almeno venti patologie che hanno anche origine genetica.

E sono sempre più numerose le persone che si affidano a questi esami per scoprire il loro futuro, almeno per quanto riguarda la salute. I due nuovi servizi sono entrambi americani, si chiamano deCODEme e 23andMe. Uno l’ha provato un giornalista inglese del Times, Mark Henderson. Mark si è registrato sul sito ufficiale di deCODEme pagando le 500 sterline necessarie, circa 650 euro. La sola richiesta che ha dovuto sottoscrivere è stata un consenso sul fatto che i risultati del test non vanno presi come suggerimenti di natura medica. Qualche giorno più tardi il giornalista si è visto arrivare a casa il suo kit genotipico, due tamponi salivari che servivano a raccogliere un campione delle sue cellule e una busta prepagata in cui mettere il tutto da rispedire al mittente per il test. «Sei stato decodificato!» è stata l’entusiastica scritta che Henderson ha letto sul sito di deCODEme non appena i suoi risultati sono stati completati.

Il test ha evidenziato una tendenza ereditaria al glaucoma e una remota possibilità di soffrire di celiachia. Minime le probabilità di contrarre malattie molto più gravi come l’Alzheimer o il cancro alla prostata. Limitati anche i rischi di trasformarsi in obeso e di venir colpito da infarto. Il tentativo ha però sollevato dubbi nella comunità scientifica britannica.

Vale a dire: quale utilità hanno simili test per quelle persone che magari non hanno la preparazione adatta per comprendere i risultati? Un mese fa, quando 23andMe è stato lanciato sul mercato, Christine Patch, membro della commissione britannica sulla genetica umana ha dichiarato che quasi tutti i test sul Dna sono un inutile spreco di denaro e molti esperti ritengono che analizzare il codice genetico non serva a prevedere future malattie. In compenso possono sicuramente accrescere ansie e depressioni ingiustificate.

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