Santa Giulia una perla nel degrado

C’è una grande area del territorio milanese totalmente in mano ai privati, ai quali per di più si chiede di riqualificare una zona che, pur essendo al centro di parecchi servizi pubblici, in realtà presenta aspetti molto contraddittori. È la zona che avrà in fondo come vero protagonista il quartiere di Santa Giulia, opera di architetti di fama e da tempo sul mercato immobiliare, un poco per realizzazioni già effettuate, un poco per la selva di gru che stanno a significare i progressi del costruire, e non poco per i lavori stradali in atto che sconvolgeranno i collegamenti attuali.


Un quartiere in realtà destinato ad un abitante più che abbiente, a costituire una «perla» in un contesto di accesso del tutto in contrasto, e per citare solo tre casi, come la direttrice di via Salomone dove le case minime destinate ai confinati dell'era fascista hanno ceduto il passo a quelle «bianche» altrettanto prive di un volto, il vicino agglomerato di Ponte Lambro dove le disordinate abitazioni non sono certo il meglio, alla pari di tutte le altre vie circostanti.
Una vasta area di territorio che il tempo ha visto impoverirsi, e che meriterebbe tutt'altra attenzione urbanistica.

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