Santa Rita, l’ultimatum dei dipendenti

Medici e infermieri non vogliono andare via: solo in otto si sono licenziati. Intanto la Guardia di finanza ha sequestrato 80 cartelle

Santa Rita, l’ultimatum dei dipendenti

Dipendenti della clinica Santa Rita pronti a scendere in piazza. Se entro 72 ore non sarà ripristinato l’accreditamento della Asl, martedì mattina alle 9,30 sfileranno da piazza Missori fino in piazza Sant’Eufemia. Dove si trova appunto la sede dell’Azienda sanitaria locale, dalla cui dirigenza chiederanno di essere ricevuti. Come spiega Emilio Didoné, segretario di Cisl Fps, l’obiettivo è ottenere «risposte certe da parte delle istituzioni e di tutti i soggetti interessati circa la riapertura della struttura per assicurare l’assistenza ai cittadini, per la garanzia degli stipendi e dei livelli occupazionali». Nell’attesa i lavoratori già da giovedì hanno organizzato dei presidi all’interno della clinica deserta, dove sono rimasti in tutto 13 pazienti ricoverati su 270 posti letto.
Un effetto curioso, per chi attraversa le corsie, vedere le camere da letto completamente vuote mentre medici, infermieri e personale ausiliario si aggirano nella struttura come fantasmi in un castello disabitato. Il segnale che vogliono lanciare però è chiaro, come spiega il caposala del reparto di chirurgia generale, dove stazionano un chirurgo, una decina di infermieri e nemmeno un paziente. «Mia moglie si sta dando da fare per trovarmi lavoro in un’altra clinica - racconta -, ma io non ne voglio sapere. Sono sicuro che continuerò a lavorare alla Santa Rita. La nostra è l’unica struttura in una zona della città con 120mila anziani e abbiamo già cento persone in lista d’attesa per farsi operare».
E sono in molti a pensarla come lui, se si considera che finora su tutto il personale solo in otto si sono licenziati. Mentre un giovane chirurgo osserva: «Il 94 per cento dei nostri pazienti era lombardo, la gente che si rivolgeva a noi non era raccolta con chissà quali metodi strani, bensì si trattava dei residenti della zona. E adesso quando ce li troviamo di fronte non sappiamo più che cosa rispondere alle loro domande». Accanto ai dipendenti, che stanno promuovendo una raccolta firme, già arrivate a quota duemila, e che hanno lanciato il blog www.santaritami.blogspot.com, combatte anche il comitato Nord-Est, che sta partecipando anche ai presidi nella clinica. Al cui interno giovedì è arrivata anche la Guardia di finanza per compiere una perquisizione, nel corso della quale ha sequestrato un’ottantina di cartelle cliniche nel reparto di ortopedia. Il materiale, che riguarda in particolare gli interventi di applicazione di protesi, potrebbe aprire un nuovo filone nell’inchiesta con accuse di truffa ai danni del sistema sanitario.

Ieri intanto i vertici della Santa Rita hanno fatto sapere che «il management e la direzione sanitaria hanno incontrato il nuovo amministratore unico, Luigi Colombo, per delineare i primi provvedimenti da intraprendere. Colombo proporrà un piano di governance alla Asl, che includerà la nomina di un nuovo Cda e del collegio sindacale».

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