La Santanchè sfida i pedofili: «Vergogna, altro che orgoglio»

Roma«Ma quale orgoglio? È soltanto una vergogna. Chiamo a raccolta le donne, le madri, le famiglie: venite oggi in piazza Matteotti a Bergamo e sabato in piazza Navona a Roma per dire “no” alla pedofilia, perché la politica da sola non basta: la società intera deve ribellarsi di fronte a simili abusi».
Questo l’appello lanciato da una Daniela Santanchè davvero indignata. Oggi si «celebra» per il decimo anno consecutivo la Giornata dell’orgoglio pedofilo. La notizia corre on line attraverso siti che difendono questa aberrazione che usa come simbolo le candele azzurre. «Mi sembra ci sia troppa indifferenza di fronte a un gesto così grave: la difesa della pedofilia - prosegue la Santanchè -. È vero che è difficile contrastare il fenomeno perché è frammentario e trova modi sempre nuovi per esprimersi. Io però credo ci sia anche poca attenzione. Occorre invece indignarsi, impedire che si possa parlare addirittura di “orgoglio” pedofilo. La pedofilia è soltanto una vergogna».
Per la Santanchè le istituzioni stanno facendo tutto quanto è in loro potere per contrastare la pedofilia. Il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, dice il sottosegretario all’Attuazione del programma, «sta facendo bene. Ma la politica da sola non può bastare: davanti alla pedofilia è l’intera società che deve ribellarsi».
La Santanchè lamenta la mancanza di iniziative e «l’indifferenza di tutti gli organismi internazionali nonostante i ripetuti appelli all’Onu».

Ecco perché il Movimento per l’Italia della Santanchè insieme con le associazioni Poliziotti italiani e Prometeo, il Movimento dei Cristiani riformisti e i circoli Nuova Italia, hanno promosso questa doppia manifestazione per dire «No orgoglio, solo vergogna» alla giornata di chi si proclama pedofilo.
Entrambe le manifestazioni si concluderanno con un lancio simbolico di palloncini bianchi nel cielo.

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