Sardegna, ingiusto tassare le case dei non residenti

In data 30 gennaio sul quotidiano La Stampa è stata resa nota una delibera della giunta regionale sarda riguardante un’ulteriore ed iniqua tassazione delle seconde case aventi proprietari non residenti sull’isola. Si tratta di un’autentica estorsione predisposta dalla Regione Sardegna ai danni di chi ha profumatamente pagato gli immobili acquistati versando le relative tasse. Questi proprietari, rei dell’acquisto di villette e appartamenti costruiti con regolare autorizzazione delle autorità locali, sono anche considerati responsabili di avere contribuito, in maniera rilevante, allo sviluppo economico e turistico della Sardegna e ritenuti altresì responsabili di avere assicurato lavoro e impiego ad enti locali, liberi professionisti, imprenditori e loro dipendenti, artigiani etc. Gli stessi proprietari non residenti pagano l’Ici maggiorata, tariffe luce e telefono raddoppiate, servizi raccolta rifiuti come residenti a tempo pieno e recidivi, continuano ad offrire occasioni e possibilità di lavoro a comunità commercianti e produttive.

Per quanto a mia conoscenza la Sardegna è una delle cinque regioni italiane che godono, da tempo immemorabile, di uno statuto speciale che consente loro, rappresentanti il 5% dei cittadini italiani, di appropriarsi del 15% delle risorse statali.
Ugo Amoroso Torino

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