da Parigi
Tempi duri per Nicolas Sarkozy. Ieri le colonne di Palazzo Borbone hanno tremato perché un articolo della legge sugli Ogm - fortissimamente voluta dal governo - è stato respinto con i voti dell'opposizione di sinistra a cui si sono aggiunti due franchi tiratori del centrodestra. Ma il vero problema è stato quello delle assenze tra i ranghi della maggioranza parlamentare: su 343 deputati del centrodestra, solo 136 erano presenti all'Assemblea nazionale al momento del voto.
Adesso le relazioni si stanno tendendo in seno all'Union pour un Mouvement populaire (Ump) il partito che Nicolas Sarkozy ha ereditato dal suo predecessore Jacques Chirac. E c'è chi dice che proprio le aspre accuse degli ultimi tempi del presidente attuale al suo predecessore abbiano qualcosa a che vedere con l'attuale tempesta in seno al centrodestra transalpino. Sarkozy ha sempre voluto incarnare la «rottura», ma c'è evidentemente chi preferirebbe una tranquilla atmosfera conservatrice. Soprattutto c'è chi protesta per il fatto che Sarkozy ha distribuito le poltrone governative e paragovernative guardando più alla competenza dei singoli che alle affiliazioni di partito e di corrente.
Adesso la legge sugli Ogm dovrebbe essere riproposta dal governo dopo un'abile operazione di maquillage: la sinistra grida allo scandalo, ma la maggioranza dovrebbe ricomporsi per evitare il rischio di una crisi di più ampie proporzioni.
Intanto gli studenti e gli insegnanti si preparano a scioperare e a manifestare oggi nella Francia intera contro le norme, volute da Sarkozy, che riducono il personale nella scuola pubblica allo scopo di limitare il deficit dello Stato.
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