In prima fila non cerano Giorgio e Clio Napolitano, che Fausto Sarli aveva invitato dedicando al presidente il suo meraviglioso abito-cigno, ma certo la sfilata al Santo Spirito sarebbe piaciuta molto agli inquilini del Quirinale. Era tutta una «Geometria in movimento», un po futurista, molto sofisticata, con lunghi abiti dallinterno plissè che si rivelava in maniche elegantemente rivoltate e cappe avvolgenti, tailleur in gazar di seta con sorprendenti cascate di calle sartoriali sulle braccia, squame degradanti di paillettes tonde ricoperte di tessuto, ricami metallici che riflettono lacciaio e piccoli fiori stilizzati. Cerchi, spirali, ellissi, triangoli avvolgono la silhouette creando sculture aerodinamiche. La sfilata è un omaggio alla carriera del grande sarto napoletano, preceduta da un video che ne ripercorre le tappe. E lui, Sarli, si affaccia appena in passerella, tra gli applausi, al braccio dei due collaboratori con i quali a 84 anni tiene in alto la griffe, Alberto Terranova e Rocco Palermo.
Inizia così Alta Roma Alta Moda, che proseguirà fino a martedì con Gattinoni, Curiel, Riva, Balestra, Ferrera, Bona, Betterelli, Liso, Calignano, Rami Al Al, Ward e altri ancora. Lopening party è a Villa Medici, allinsegna delle arti visive, con uninstallazione di 13 t-shirt realizzate da giovani designer.
È sulle giovani promesse, trainate dai marchi storici, che punta la kermesse romana e ieri hanno iniziato Sara Lanzi e Gianni Serra, tra i 4 vincitori del concorso «Whos on next?», di Alta Roma e Vogue Italia. La prima debutta con una mini collezione di abiti moderni in tessuto e filato e colori neutri, dal nero al grigio, beige e bianco. Basic e assenza di decori, linee rigorose, ma morbide, tutto «fragile». Più sicuro di sè Serra, che gioca con gli opposti e con le asimmetrie, accosta classici spinati in lana maschili a sete e lunghe maglie, verticalizza la silhouette.
Sarli: geometrie dinamiche di haute couture
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