Utile netto consolidato superiore al miliardo di euro (1.018 milioni, +12,6%), risultato operativo di 1,870 miliardi (+16,9%), ricavi totali a quota 21,8 miliardi (+8,7%): sono i principali numeri del bilancio 2010 delle Poste Italiane, approvati ieri dal cda. Per il nono anno consecutivo, si legge in una nota, il gruppo chiude in positivo. «I segni positivi del bilancio e la crescita degli utili - ha dichiarato l’ad Massimo Sarmi, che punta alla riconferma nella carica che scade in questi giorni - ci dicono che il gruppo ha lavorato bene anche in un anno difficile, nonostante il progressivo calo dei volumi postali, grazie alla sua capacità di lanciare sempre prodotti e servizi innovativi».
I ricavi dei Servizi postali calano del 3,1% sul 2009 che riflette gli effetti del progressivo calo dei volumi delle spedizioni. Un fenomeno comune a tutte le economie sviluppate, determinato dalla progressiva sostituzione della corrispondenza cartacea con forme di comunicazione digitale via internet, dall’impatto recessivo su un mercato ormai maturo e dal processo di liberalizzazione del settore postale. I Servizi finanziari presentano una lievissima riduzione pari allo 0,4% (-18 milioni) rispetto al 2009, esercizio finanziario che ha però beneficiato di un volume eccezionale di raccolta del risparmio. Buoni i risultati dei ricavi da conti correnti (2,6 miliardi, +1,7% sul 2009) grazie ai maggiori proventi derivanti dall’impiego della raccolta (+4,2%), che crescono anche per effetto dell’aumento della giacenza media (34,7 miliardi di euro del 2009 contro 35,9 del 2010). Postepay segna un +21,5% sul 2009, confermando il ruolo di leader di mercato con 6,8 milioni di carte.
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