(...) con la Lega il presidente azzurro della Regione Renzo Tondo, a cui venne preferita lesponente del Carroccio Alessandra Guerra. I friulani di Forza Italia la presero malissimo, tanto che il partito rischiò di esplodere. E i risultati - che portarono allelezione di Illy - dimostrarono che le loro rimostranze erano serie e giustificate.
Il più duro di tutti, in particolare, fu proprio Ferruccio Saro che portò agli estremi la sua guerra alla Guerra, candidandosi da solo, contro la Casa delle libertà. Si disse che, con quella corsa solitaria, Saro si metteva automaticamente fuori da Forza Italia e, di fatto, fu così. Anche se Saro, coerente al mandato ricevuto dai suoi elettori, restò sempre iscritto al gruppo parlamentare di Forza Italia alla Camera, disciplinatissimo fino allultimo giorno della scorsa legislatura, il 27 aprile. Straordinario caso cromatico politico di azzurro-non azzurro.
Eppure, questo non è un articolo di colore. E nel frattempo Saro - molto amico degli autonomisti siciliani del Movimento per lautonomia - viene scelto dal leader siciliano Raffaele Lombardo per la sua squadra parlamentare. Ed ottiene di entrare nella quota riservata al «diritto di tribuna», cioè i parlamentari dellMpa che non sono stati eletti nelle liste comuni con la Lega Nord, ma che sono stati candidati in posti vincenti da Forza Italia. È successo anche ad altre formazioni: ad esempio al Nuovo Psi, con Chiara Moroni e Nanni Ricevuto, che poi però hanno scelto di far parte del gruppo azzurro. Oppure ai Riformatori liberali di Benedetto Della Vedova, anche lui poi iscritto alla squadra di Forza Italia alla Camera.
Saro, invece, peraltro legittimamente, non ha aderito al gruppo azzurro. Ma è entrato nel misto di Palazzo Madama e, per la precisione, nella componente del «Movimento per lAutonomia».
Riassumendo: il neosenatore della Liguria era iscritto al gruppo di Forza Italia dieci giorni fa, quando non era più in Forza Italia, e non è iscritto al gruppo di Forza Italia oggi, quando è stato eletto nelle liste di Forza Italia. Eppure, a modo suo, è sempre e comunque coerente. Un capolavoro.
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