«Partigiano, sindaco, deputato», così questa mattina Sarzana ricorderà Anelito Barontini, storico deputato del Partito comunista italiano, sindaco della città del levante ligure e partigiano combattente a Sarzana. Per commemorarlo, a 25 anni dalla sua scomparsa, arriverà al teatro degli Impavidi anche Piero Fassino lex segretario dei Ds e fautore della fusione tra il partito che guidava e la Margherita nel Pd, praticamente luomo che ha spazzato ogni ondata di veterocomunismo dagli eredi del Pci. Peccato che ricordando la figura di Barontini, alla dicitura partigiano, sindaco e deputato non si aggiunga quella di «tesoriere». Sì, perché Anelito Barontini, meglio conosciuto come il compagno «Klaudio», era quel tesoriere del Pci che Armando Cossuta (allora segretario comunista) negli anni 70 mandava allambasciata sovietica di Roma a ritirare i rubli che arrivavano da Mosca per finanziare il partito.
Ventitrè milioni e trecentomila dollari in sette anni, secondo quanto contenuto dal «rapporto Impedian numero 122» del dossier Mitrokhin. Il compagno «Klaudio» procedeva allo scambio di denaro nel giardino della villa dellambasciatore Urss a Roma. Le operazioni avvenivano di notte per evitare che altri funzionari di Botteghe oscure potessero rendersi conto di quanto accadeva.
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