«Con la satira non andrò all’inferno»

«Non credo che andrò all'inferno per aver fatto satira sul Papa. È una polemica che non sta né in cielo né in terra»: lo ha detto Fiorello partecipando al seminario dell’Università Cattolica di Roma sulla «pazienza» dei pazienti, dopo le critiche di Avvenire e la dura presa di posizione del segretario del Papa don George Genswein che ha chiesto che cessi subito. «Queste cose non hanno livello intellettuale e offendono uomini di Chiesa. Non sono accettabili. Non le vedrò mai - aveva detto don George». La polemica sulla satira messa in scena da Maurizio Crozza e da Fiorello su Benedetto XVI è finita in prima pagina anche all’estero, nell'edizione on line del quotidiano spagnolo El Pais. «El Papa no està par bromos» (Il Papa non gradisce le parodie): questo il titolo scelto dal corrispondente Enric Gonzales, con un sottotitolo significativo: «Malumore in Vaticano per gli sketch su Benedetto XVI e il suo segretario».
Poi Fiorello, sempre durante l’incontro all’università, ha definito la sua posizione su un altro tema scottante: il Festival di Sanremo. «Non andrò a Sanremo a condurre il festival.

Ho già partecipato due volte, una come ospite, l'altra come presentatore, dunque non costituirei un elemento di novità». Il mattatore di Vivaradio2 fuga così le indiscrezioni su un suo possibile arruolamento come conduttore della prossima edizione del festival della canzone italiana.

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