Vi sembrerà un’eresia ma a me non dispiacerebbe affatto se Saviano scendesse in campo. Mi dispiacerebbe per lui, perché ha molto da perdere. Ma non per la politica né per il Paese, che riceverebbe comunque un messaggio positivo: è ancora possibile sperare di mutare le cose, è ancora possibile che qualcuno si giochi la sua posizione per dedicarsi all'Italia. Vorrei, anzi, che questo messaggio fosse lanciato a tutte le parti, da sinistra a destra. Non credo possibile che i Saviano (o i Travaglio, i Mentana o chi volete voi) scendano davvero in politica e governino il Paese. Sappiamo gli esiti rovinosi dei solisti in politica e sappiamo pure che la bravura in un campo non è convertibile in bravura in un altro; sul terreno sporco e scivoloso della politica poi... I veleni, il fango, i compromessi. Ci vuole un pelo sullo stomaco davvero pazzesco.
Quel che invece in questo momento non solo è possibile ma necessario, è l'impegno prepolitico. Ovvero figure credibili, teste pensanti, esempi positivi, gruppi, che si sporgono dalla finestra, scendono per strada, preparano il terreno per rigenerare la politica, risvegliare le passioni ideali e civili e la voglia di reagire.
Ecco il compito che tocca a chi ha un ruolo pubblico ma non ha e non vuole avere un ruolo politico, sapendo di non avere né le virtù né i vizi necessari per farlo. Mi auguro che dai giornali, dalle tv, dalle piazze, dalle feste popolari, parta questa benefica scossa prepolitica. Nove mesi di gravidanza, e poi tornare ai propri campi quando comincia la campagna elettorale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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