Andrea Tornielli
da Roma
Sa suonare il sassofono e pilotare aerei; nel suo Paese, lHonduras, gli avrebbero voluto persino affidare la carica di capo della polizia, ma lui, cardinale Oscar Rodríguez Maradiaga, salesiano e arcivescovo di Tegucigalpa, basta e avanza lessere pastore dei suoi fedeli. Viene presentato questo pomeriggio, allAteneo salesiano di Roma il libro LOscar color porpora, una biografia del cardinale Rodríguez Maradiaga firmata dal vaticanista del Tg2 Enzo Romeo (edizioni Àncora, pp. 204, 14 euro): un ritratto a tutto tondo di un ecclesiastico fuori dai soliti schemi, esponente di quellepiscopato latinoamericano che sa essere a fianco dei più poveri e sa denunciare le ingiustizie senza lasciarsi irretire dalle «sirene» del marxismo. Il libro di Romeo, attraverso la storia del cardinale, analizza i problemi che affliggono lAmerica Latina e documenta lazione della Chiesa in quei Paesi. Ci sono anche pagine curiose, dedicate agli hobby del futuro arcivescovo, che ha ottenuto il brevetto di volo. Mentre gli strumenti musicali li ha imparati a suonare quasi per gioco, per ravvivare le feste alloratorio.
Ma quali sono i passatempi degli altri cardinali? Quali le loro passioni giovanili o quelle ancora coltivate nei rari momenti di libertà? Il cardinale Jean Luis Tauran, Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, ama suonare il pianoforte, e ascoltare brani di Bach e Mozart, ma anche le opere liriche di Puccini. Un relax, quello del piano, che è sempre piaciuto anche al cardinale Jospeh Ratzinger.
Il Segretario di Stato Angelo Sodano, in Curia da molti anni dopo aver girato il mondo come diplomatico, un tempo coltivava, invece, lhobby della fotografia. Un altro porporato piemontese, Tarcisio Bertone, arcivescovo di Genova, da ragazzino durante la guerra si divertiva a smontare vecchi fucili abbandonati dai soldati ed era appassionato di calcio. Poi è arrivata la vocazione salesiana, ma quella sportiva non è venuta meno: tifoso della Juventus, il porporato ha accettato di fare il «telecronista» durante una partita allo stadio di Genova. A Camillo Ruini, il Presidente dei vescovi italiani, un noto quotidiano italiano ha attribuito una collezione di carri armati e soldatini. Si trattava di una bufala, che lo stesso interessato ha smentito, confermando invece di essere stato un gran tifoso di calcio negli anni giovanili e di ricordare tuttoggi a memoria la formazione del Bologna degli anni Cinquanta. Una passione che non è stata messa da parte rivestendo labito color porpora è quella per gli articoli di divulgazione scientifica, che Ruini legge per primi quando apre le pagine dei giornali.
Appassionato di calcio, e tifoso della Lazio, è il cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le cause dei santi, mentre nel sacro collegio cè anche chi vanta trascorsi sportivi di tutto rispetto: come i cardinali di Lima, José Luis Cipriani, ex atleta di pallacanestro, e di Sydney, George Pell, ex giocatore di football. Il francese Roger Etchegaray, luomo delle missioni impossibili di Wojtyla, ama le icone orientali e ne ha disposto una serie nella sua abitazione formando una sorta di percorso spirituale.
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