Cronaca locale

Scappa da casa per un rimprovero

A scoprire il suo insolito nascondiglio è stato un macchinista del treno che ha subito avvertito i carabinieri

Franco Sala

Rimedia una nota a scuola, becca una dura reprimenda dalla mamma e senza pensarci troppo molla casa e genitori e parte: «Vado a vivere da solo». Particolare, l’offeso ha solo 12 anni e frequenta la seconda media a Lissone, dove abita con i genitori. È un ragazzino, forse crede di fare la cosa più normale di questo mondo, invece per trovarlo si devono mobilitare carabinieri, vigili del fuoco, medici della Croce Rossa e agenti della Polizia locale. Non basta. Automezzi, gazzelle e perfino due elicotteri; e ancora, i cani addestrati dell’Arma.
Al termine di otto ore di frenetiche ricerche, il «discoletto» è rintracciato nella tenda igloo che aveva piazzato ai margini della ferrovia che copre la tratta da Milano a Como, in territorio del comune di Desio. Alle 14 dell’altro giorno l’adolescente irritato per la rampogna della mamma, inforca la bicicletta, carica la tenda e parte senza una meta ben precisa. Per i genitori comincia l’ansia, crescono le preoccupazioni e decidono di avvertire le forze dell’ordine. Inizia la caccia allo studente: la mobilitazione è generale. Da Orio al Serio si alza un elicottero dei carabinieri, ne arriva un altro dell’Aviazione militare già in zona per un’esercitazione. Intanto tutti gli uomini impegnati nelle ricerche, almeno una sessantina, setacciano la zona palmo a palmo. Si presentano in tutti gli oratori, nei bar di mezza Brianza, il ragazzo potrebbe decidere di entrare in un locale per mettere qualcosa sotto i denti. Niente, tutto inutile. Che abbia pensato invece di farsi passare l’irritazione, trascorrendo qualche ora in una sala giochi? Ecco che i carabinieri si buttano dentro il boowling sulla Valassina a Lissone. Del dodicenne neppure l’ombra. Arriva il crepuscolo della sera, i genitori del ragazzo hanno il cuore in gola. Sono in caserma ad aspettare che il maresciallo gli dica: «Lo abbiamo trovato». Alle 20 arriva la segnalazione di un macchinista del treno che sferraglia verso Milano. Dice d’aver visto un giovane vicino ai binari. Due carabinieri mollano l’auto di servizio e a piedi costeggiano la strada ferrata fino a quando vedono la tenda. È fatta. Lo studente esce, tranquillo come una pasqua: si era già procurato il cibo e tutto il necessario per l’improvvisata scuola di sopravvivenza. Di fronte alle uniformi dei militari, abbandona ogni proposito di cavarsela senza mamma e papà. È caricato sull’auto bianca e blu dei militari che parte verso la caserma.

Un abbraccio alla mamma e subito a casa a dormire nel suo bel lettone.

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