Scaroni: «Possibili altre acquisizioni»

da Milano

Utili in calo ma fiducia immutata. È questa la sintesi del primo semestre 2007 di Enel, che ha annunciato un’altra flessione del risultato netto, dopo quella del primo trimestre, mantenendo però immutate tutte le stime per il 2007, che, a detta dell’amministratore delegato Paolo Scaroni, «sarà per Eni un altro anno eccellente». E, a conferma, l’annuncio di un acconto sul dividendo 2007 di 0,6 euro ad azione, in linea con quanto pagato un anno fa.
Il Cane ha sei zampe ha archiviato il primo semestre con una flessione dell’utile netto del 9,9% a 4,9 miliardi di euro e del 10,7% di quello operativo, a 9,45 miliardi. Quanto alle divisioni principali l’Exploration & Production ha pagato dazio agli scontri in Nigeria che hanno bloccato molti impianti ed alle nazionalizzazioni in Venezuela. In calo anche il business del gas (-6% delle vendite nei primi sei mesi del 2007, a causa principalmente del clima mite). Scaroni ha confermato però la previsione di un lieve aumento delle vendite a fine anno e soprattutto la spinta che il comparto del gas sta dando all’ingresso di Eni nel campo dell’elettricità: «abbiamo già conquistato molte migliaia di clienti», ha spiegato.
Scaroni ha anche commentato la recente campagna di acquisizioni. E la corsa appare tutt’altro che chiusa, anche se il bisogno di guardarsi intorno è meno impellente che in passato. Dopo le operazioni condotte con successo in Russia, Golfo Del Messico e Congo, Scaroni vede «spazio per nuove acquisizioni, se si presenteranno buone opportunità».

La necessità di crescere per vie esterne potrebbe ridursi ancora se Gazprom decidesse di non esercitare l’opzione di acquisto che ha sul 20% di Eni in Gazpromneft. Scaroni ha confermato che Gazprom non eserciterà l’opzione nel 2007, «forse nel 2008». Rinviate ad ottobre, invece, eventuali decisioni su un possibile scambio di asset con i russi.

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