In una scatola l’agente di Conrad

In una scatola l’agente di Conrad

Si svolge tutto in una scatola cinese il dramma di Conrad «L'agente segreto» presentato in prima nazionale al Teatro della Corte. Una scatola scenica in cui si sente l'oppressione della grande metropoli dove nessuno ha mai la sensazione di essere al centro del mondo e si percepisce invece come una particella all'interno di un'infinita moltitudine. In questa situazione che vuole dare un senso quasi caotico si profila un piccolo spazio riservato, che segue le indicazioni del testo, e che è un piccolo negozio di cianfrusaglie, dove nasce e si consuma il dramma. Un dramma di «vita privata» generato da qualcosa di più grande come l'ordine tassativo da parte di un funzionario di Ambasciata di organizzare un atto terroristico clamoroso ai fini di provocare la reazione dell'opinione pubblica.
In questo dramma familiare sono coinvolti tutti, un uomo indolente e mediocre, Verloc, che nasconde dietro l'attività di negoziante quella di agente segreto, sua moglie Winnie e il fratello di questa Stevie, mentalmente labile e incapace di provvedere a se stesso.
La trama che si avvale di un episodio realmente accaduto nella Londra del 1894,quando ci fu un attentato terroristico all'Osservatorio di Greenwicvh da parte di un anarchico, nella messa in scena di Marco Sciaccaluga, si svolge tra un retrobottega e un vicolo cieco. La straordinaria scenografia di Valeria Manari mette a confronto un «mondo di sotto», quello dove si trama tra anarchici, e un «mondo di sopra» quello in cui vive la gente bene tra cui Lady Mabel che è affascinata dal pensiero di rivoluzione da parte degli anarchici. Questi due mondi così diversi all'apparenza, anche se poi non così distanti nella realtà, sono messi a confronto registicamente con una differente illuminazione di scena. Ampio e pieno di luce è il «mondo di sopra» ai piani superiori della scenografia, mentre semibuio è il «mondo di sotto» ai piani inferiori.
Gli attori si aggirano nei meandri di questa scatola scenica misurando i loro movimenti che si adeguano con abilità agli ambienti. Le capacità di questa Compagnia dello Stabile che, come afferma il suo Direttore, non ha niente da invidiare alla grande compagnia degli anni'70, offrono al testo di Conrad un'ottima recitazione, in cui ogni personaggio è delineato con cura e approfondimento.

Una lode particolare va alla giovane attrice Alice Arcuri, nelle vesti di Winnie,che è saputa passare dal ruolo di moglie tranquilla e fedele a quella di pazza con grande abilità e bravura. Notevole anche l'interpretazione del fratello Vito Saccinto, così come Marco Sciaccaluga ci ha stupito nelle sue doti di attore meno conosciute di quelle di regista.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica