Tra scavi archeologici e sporcizia una storia infinita iniziata nel 2001

L’idea di realizzare un parcheggio sotterraneo da 713 posti a rotazione nasce sotto la giunta Albertini, commissario straordinario per il traffico. Il piano urbano parcheggi redatto dal Politecnico aveva individuato nella zona un bisogno di posti auto di tali proporzioni. Nel 2001 viene indetto il bando di gara per la realizzazione di un autosilo in project financing che si aggiudica la Darsena spa e un concorso internazionale per la sistemazione superficiale vinto dallo studio Bodin. Risale al 2004 la firma della convenzione tra il Comune e l’impresa costruttrice. Nel 2006 i lavori si interrompono per i ritrovamenti archeologici: emergono dal sottosuolo mura romane e la conca leonardesca. La sovrintendenza chiede il vincolo, che viene rifiutato.

I residenti si battono in tutti i modi per fermare il cantiere che nel frattempo diventa una sorta di discarica a cielo aperto. Passa il tempo, lievitano i costi per l’impresa che chiede al Comune l’autorizzazione a realizzare anche 300 box per rientrare con le spese. Venerdì lo stop del sindaco.

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