«Scegliete l’ora di religione, l’alternativa è il nulla»

«Scegliete l'ora di religione per i vostri figli, l'alternativa è un'ora del nulla senza alcun valore educativo». Una lettera aperta indirizzata dalla Diocesi ai genitori che stanno per iscrivere bambini e ragazzi al prossimo anno scolastico. Già perché gennaio è tempo di iscrizioni e di scelta per le famiglie se far frequentare o meno l'ora di religione. Scritta a mamme e papà per «darvi qualche motivo di riflessione per scegliere con più consapevolezza l'ora di religione cattolica, con una semplice firma su un foglio che la scuola vi predispone all'atto dell'iscrizione» e diffusa dalla Diocesi di Milano su iniziativa dei responsabili del servizio per l'insegnamento della religione cattolica e servizio per la pastorale scolastica, don Michele Di Tolve, e del servizio per la famiglia, Francesca e Alfonso Colzani. Il testo è un invito esplicito a scegliere senza indugi l'ora di religione e non solo perché si tratta di «un'ora curriculare, una materia scolastica vera e propria, che si avvale di docenti sempre più preparati e attenti alla vita dei ragazzi». Senza risparmiare una vera e propria bacchettata verso l'Ufficio scolastico della Lombardia, i responsabili diocesani fanno notare che chi non si avvale dell'ora di religione spesso non ha docenti che lo seguano nelle materie alternative: «Questa ora del nulla - scrivono ai genitori - non ha alcun valore educativo. Purtroppo dobbiamo ammettere che in questi anni si è dimenticato un aspetto importante - precisa il responsabile del servizio diocesiano, don Michele Di Tolve - si è preferito permettere ai ragazzi di uscire un'ora prima o di entrare un'ora dopo, piuttosto che far avere una disciplina pari a quella di religione. Noi non abbiamo assolutamente il timore di confrontarci dal punto di vista culturale, quello che invece contestiamo è una deriva nella scuola sull'ora del nulla». I dati parlano di un apprezzamento dello sforzo di qualità per questa ora: lo scorso anno sono state complessivamente 8 famiglie su 10 che nelle scuole statali hanno scelto l'ora di religione. Sebbene con importanti differenze: nella scuola dell'infanzia si avvalgono dell' ora di religione l'88,6 per cento degli alunni, nella primaria il 91,6 per cento, nella media l'88,6 per cento. Per le superiori invece dipende dalle zone: in Diocesi il 64,1 per cento , dato che scende ulteriormente a Milano città dove solo il 58 per cento dei ragazzi sceglie l'insegnamento cattolico. «Quello che ci rattrista è che alcuni genitori che mandano i figli a fare catechesi, per esempio alle medie, non scelgono l'ora di religione a scuola così almeno torna a casa un'ora prima- dice ancora Di Tolve -. Mi domando che tipo di iniziazione cristiana c'è, quale attenzione alla crescita dei ragazzi». L'invito è esteso anche ai genitori degli studenti stranieri ai quali è indirizzata un'altra lettera dove viene sottolineato che «nessuno è obbligato a diventare cristiano». La lettera sarà consegnata ai loro figli personalmente dagli insegnanti di religione. «Questo insegnamento - è scritto - può aiutarti a conoscere soprattutto questa religione, la Bibbia, il pensiero e la storia della Chiesa, ma anche altre religioni.

Se tu ritieni giusto e utile parteciparvi lo puoi fare e sarai ben accolto. Non sei obbligato a diventare cristiano! Si tratta infatti di un corso che vuol arricchire le tue conoscenze e portarti a comprendere sempre meglio la tua religione personale e quella del Paese che ti accoglie».

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