Sono stati scelti dalla giuria, presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti,  i concorrenti alla  quinta edizione del Premio Letterario Nazionale Tropea.
 Sono 19 e fra questi il 20  marzo  sarà selezionata la terna dei finalisti che  si  contenderanno  a luglio il riconoscimento.
  Ci sono grandi scrittori, come Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva, Chiara Gamberale e Stefano  Zecchi  e nomi meno famosi. Tutti sono autori di opere edite in Italia negli ultimi due anni. 
 Ecco, in ordine alfabetico,  i titoli dei libri in concorso:  Simonetta Agnello Hornby, La  Monaca, (Feltrinelli); Giulia Carcasi, Tutto torna (Feltrinelli); Cristiano Cavina, Scavare una  buca (Marcos y Marcos); Alessandro D'Avenia, Bianca come il latte, rossa come il sangue  (Mondadori); Giancarlo De Cataldo, I Traditori (Einaudi); Diego De Silva, Mia suocera beve  (Einaudi); Donatella Di Pietrantonio, Mia madre è un fiume (Elliot); Chiara Gamberale, Le luci  nelle case degli altri (Mondadori); Fabio Geda, Nel mare ci sono i coccodrilli (B.C.Dalai);  Luigi Guarnieri, Una strana storia d'amore (Rizzoli); Satish Kumar, La leggenda del Santo  Assassino (Sperling & Kupfer); Nicola Lagioia, Riportando tutto a casa (Einaudi); Annarosa  Macrì, Alì voleva volare (Abramo); Marta Morazzoni, La nota segreta (Longanesi); Eduardo Nesi,  Storia della mia gente (Bompiani); Raffaele Nigro, Fernanda e gli elefanti bianchi di Hemingway  (Rizzoli); Francesco Piccolo, Momenti di trascurabile felicità (Einaudi); Olimpio Talarico, Il  due di bastoni (Montag); Stefano Zecchi, Quando ci batteva forte il cuore (Mondadori).
 «Il Premio Tropea -dice  Pasqualino Pandullo,presidente dell'"Accademia degli Affaticati" che  promuove il riconoscimento- si conferma  come forte attrattore culturale nella  regione  Calabria, rinnovandoci l'occasione per appassionarci ai libri e alla buona lettura». 
 E  la coordinatrice Maria Faragò sottolinea che   l'evento di fine luglio «offre a tutti il  pretesto per parlare di libri ,creando intorno a sé un contesto intellettuale qualificato e  prestigioso, ponendosi così all'attenzione di un pubblico nazionale e internazionale».
 Negli anni i suoi vincitori sono stati  Roberto Saviano, nella  prima edizione con «Gomorra»,    a Gianrico Carofiglio  con «Ragionevoli dubbi», con Carmine Abate con «Gli anni veloci»   fino a  giovani scrittori come Mattia Signorini, il cui libro «La sinfonia del tempo breve» ha trionfato  nella  scorsa edizione, battendo Gad Lerner con le sue «Scintille» e Alicia Gimènez- Bartlett  con «Il silenzio dei chiostri», affermandosi in Spagna, dove è stato pubblicato dalla importante  casa editrice Seix Barral, anche grazie al riconoscimento ottenuto.
  Un segnale, questo, che il Premio Tropea negli anni è riuscito a varcare non solo i confini  della regione in cui è nato, ma quelli nazionali e anche  internazionali. 
 Ma vediamo i concorrenti. De Cataldo, sceneggiatore e autore teatrale è notissimo tra gli  scrittori italiani  soprattutto per il libro «Romanzo criminale» sulla  banda della Magliana,  diventato poi film e con «Traditori» si affaccia sul Risorgimento, con i suoi piccoli e grandi  eroi,  mentre si celebrano i 150 anni dell'Unità d'Italia.
 Il napoletano De Silva, già finalista allo Strega  e al Campiello, ritorna con «Mia suocera  beve» a raccontare le elucubrazioni mentali dell'avvocato-filosofo Vincenzo Malinconico.
 La Gamberale, scrittrice, conduttrice radiofonica e televisiva, vincitrice di un Campiello, ne  «Le luci nelle case degli altri» dà vita ad un romanzo corale sui caratteri della nostra  umanità.
 Il filosofo divulgatore Zecchi, con «Quando ci batteva forte il cuore» ricostruisce  il dramma   del popolo dell'Istria della Dalmazia e di Fiume, attraverso la storia  di una famiglia.
 La giuria ormai storica del Premio è costituita da nomi di spicco, come la presidente Bossi  Fedrigotti che  dal 2005 è anche al vertice del più antico premio letterario italiano, il  Bagutta, oltre a  Corrado Calabrò, Presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni  e a diversi rettori delle università  calabresi.
 Il meccanismo del riconoscimento vuole garantire la  trasparenza  e la lontananza dalle solite  logiche editoriali che spesso hanno troppo spazio in altri premi.  Quello Topea è, infatti, un   Premio  intellettuale ma anche popolare.
 La  scelta della terna finalista  avviene  in una seduta pubblica durante la quale è possibile  partecipare assistendo allo scrutinio dei voti in presa diretta.
 Uno dei tre libri selezionati sarà proclamato vincitore assoluto nel corso delle serate finali   del  22-23-24 luglio.
 Si tratta di un premio che diffonde cultura su tutto il territorio regionale e infatti oltre a  quella tecnico-scientifica c'è  la giuria popolare, cui si aggiunge il voto determinante de i  409 sindaci calabresi
 La missione del riconoscimento è  promuovere la lettura in una Calabria che legge poco.
Per tutte queste cose il Premio Tropea è segnalato fra i "Premi di qualità" dal periodico Libri e Riviste d'Italia, organo del Ministero dei Beni culturali.