Braille, solitudine e dipendenza: il soul di Ray Charles che illumina le tenebre
15 Febbraio 2022 - 09:30La storia di Ray Charles, rimasto cieco da bambino, con una vita costellata di abbandoni, lutti e dipendenze. La forza interiore l'ha fatto diventare un mito della soul music
Il 23 settembre del 1930 in Georgia nasce il mitico Ray Charles.
È un bambino vivace e molto intelligente ma con la "sfortuna" di essere nato nero, come dice lui stesso, e in una famiglia povera, in un periodo storico in cui il colore della pelle determina la libertà.
Il padre abbandona la famiglia subito dopo la sua nascita e la madre è costretta a sgobbare in una piantagione di tabacco per assicurare un futuro decente ai figli.
A soli tre anni il signor Pitman, proprietario di un jazz cafè, il Red Wing Cafè, dove Ray trascorre lunghe giornate ascoltando boogie e jazz, lo fa sedere sullo sgabello di un pianoforte ed è l’inizio di una straordinaria carriera.
La vita però non è molto clemente con lui: a soli cinque anni muore il fratellino, annegato in una vasca del bucato proprio davanti ai suoi occhi, e a sette anni perde totalmente l’uso della vista. Resta solo con la madre, una donna forte e determinata che non si arrende, anzi, lotta con tutte le forze per dare un futuro a Ray.
Riesce a iscriverlo a una scuola per sordi e ciechi aperta agli studenti di colore. Ray impara a leggere e scrivere in braille, a suonare la tromba e il sassofono e nasce un amore assoluto per il jazz e il blues.
Nel 1945 un altro colpo pesante mina la sua serenità: muore la madre e resta completamente solo. Ray ha soli quindici anni. Decide di iniziare a viaggiare, da Jacksonville a Tampa, da Seattle a Los Angeles. Vive di povertà e di musica, ma giorno dopo giorno il suo talento cresce fino al successo.
Nel 1952 firma contratti con le più importanti etichette musicali e nel 1960 vince quattro Grammy Award scalando la vetta di tutte le classifiche, con la canzone "Georgia on My Mind".
Il successo però è accompagnato dalla dipendenza dalla droga, cominciata dopo la morte della madre e accompagnata da svariati arresti. Ray è un uomo forte e così decide di disintossicarsi presso una clinica di Los Angeles e nel 1980 è uno degli attori della fortunata pellicola "The Blues Brothers".
Il mito Charles è più vivo che mai. Con il suo soul e la sua musica, ha sconfitto le tenebre della sua vita. Il ragazzino solo, cieco e nero resta per sempre nella storia musicale di tutti i tempi. Una frase celebre di Ray è:
Anche questa volta abbiamo conosciuto la vita di chi, considerato da ragazzo lo "scemo del villaggio", da grande è diventato "genio del mondo".