"L'attore annegava nella cocaina": torna in tv The Blues Brothers

The Blues Brothers è diventato con gli anni un classico del cinema anni '80, ma la lavorazione del film fu un vero e proprio incubo, soprattutto a casa degli eccessi del suo protagonista John Belushi

"L'attore annegava nella cocaina": torna in tv The Blues Brothers

The Blues Brothers è il film cult che andrà in onda questa sera alle 21.09 su Iris. La pellicola, diventata una pietra miliare del cinema degli anni '80 è diretta da John Landis, regista che al suo attivo ha altri film intramontabili come Una poltrona per due e Il principe cerca moglie.

The Blues Brothers, la trama

Sono gli anni Ottanta e a Chicago Jake Joliet Blues (John Belushi) esce di prigione, pronto a riabbracciare il fratello Elwood (Dan Aykroyd). La libertà e la felicità ad essa collegata, però, non sono destinate a durare a lungo. I fratelli Blues, infatti, scoprono che l'orfanotrofio cattolico in cui sono cresciuti è sull'orlo del baratro e rischia il fallimento, visto che l'ufficio delle tasse ha chiesto cinquemila dollari di arretrati. Jake ed Elwood, allora, decidono di chiedere aiuto al reverendo Cleophus James (James Brown). Quest'ultimo li aiuta a comprendere quale sia la migliore strategia da seguire per poter trovare il denaro necessario a salvare la chiesa e l'orfanotrofio: dovranno rimettere insieme la vecchia band musicale. Da questo momento in poi per i Blues Brothers del titolo inizierà una vera e propria avventura, che li porterà a incrociare la strada dei personaggi più strani ed eccentrici di Chicago, mentre sulle loro tracce si mette una schiera di vittime di truffe da parte dei fratelli Blues, che riescono a rubare e imbrogliare usando il loro motto: "Siamo in missione per conto di Dio."

La difficile lavorazione del film

Nonostante The Blues Brothers sia diventato un vero e proprio cult nell'industria cinematografica e nel genere musicale, la lavorazione della pellicola non fu affatto semplice. Se da una parte i problemi venivano dal ritardo di produzione e dagli enormi costi - nel film ci sono artisti del calibro di Aretha Franklyn e Ray Charles -, dall'altra ebbe un forte peso anche la presenza di John Belushi e della sua dipendenza. Come viene raccontato da Virgin Radio, John Belushi consumava talmente tanta cocaina sul set e durante le riprese che la Universal Pictures ritenne opportuno assumere una persona, Smokey Wendell, che aveva il compito di badare alla sobrietà dell'attore ed evitare che annegasse nella droga. Il compito dell'uomo, però, non raggiunse lo scopo: Belushi continua a consumare dosi sempre più massicce di cocaina, al punto da cadere addormentato in camerino accanto a quella che lo stesso John Landis ha definito"una montagna di cocaina".

Il sito dell'Internet Movie Data Base, invece, racconta che durante una notte di riprese John Belushi sparì nel nulla. Di punto in bianco era impossibile trovare l'attore, al punto che il suo co-protagonista - il Dan Aykroyd diventato famoso per Ghostbusters - andò a cercarlo in tutte le case di Chicago. L'attore bussava ad ogni porta del centro abitato vicino al set, disturbando le case in cui trovava la luce accesa. Giunto all'ennesima casa e pronto a presentarsi, Dan Aykroyd si sentì rispondere dai padroni di casa: "Sei qui per John Belushi, non è vero?". A quel punto gli sconosciuti raccontarono che John Belushi si era introdotto in casa loro e aveva chiesto se fosse possibile avere un bicchiere di latte e un sandwich, prima di cadere addormentato sul loro divano. Una situazione che si ripresentò varie volte: John Belushi si introduceva nelle case degli abitanti di Chicago e gli svuotava il frigo, al punto che Dan Aykroyd finì per chiamarlo "l'ospite americano".

In un'altra occasione, poco prima di girare la scena finale di The Blues Brothers, John Belushi decise di provare a fare alcune "acrobazie" sullo skateboard di qualche bambino lì presente. Come riporta IMDB, finì con il cadere rovinosamente a terra, ferendosi gravemente al ginocchio. Il capo della Universal Pictures chiamò l'ortopedico più bravo e più famoso di Los Angeles per poterlo medicare in modo da avere l'occasione di completare il film. Si trattava di incidenti e situazioni che non facevano altro che ritardare il lavoro, facendo anche gonfiare i costi, al punto che The Blues Brothers rimane un incubo per la Universal, a prescindere dal successo ottenuto dopo essere uscito in sala.

Il tragico destino di John Belushi

Il protagonista di The Blues Brothers era un attore pieno di talento, ma che ormai era scivolato così profondamente nel mondo della droga e della dipendenza che ogni sua singola decisione dipendeva dalla quantità di cocaina assunta. E fu proprio la droga a spingerlo verso una morte tragica e prematura. John Belushi, infatti, morì il 5 marzo 1982, a soli 33 anni. Il corpo venne trovato allo Chateau Mormont, un famoso hotel a Hollywood. Come riporta Cinematographe, le condizioni dell'attore erano già preoccupanti. Non aveva una sana igiene personale e sembrava incapace di seguire un ragionamento così come di esprimersi senza inciampare sulle parole. La sua stanza d'albergo era sporca, così come lo erano i suoi vestiti coi quali si presentava - in ritardo - agli appuntamenti di lavoro. La cocaina, di cui aveva sempre fatto largo uso, aveva intanto lasciato il posto all'eroina, intervallata da droghe più leggere che Belushi assumeva fumando.

Il 4 marzo John Belushi venne contattato da Robert De Niro, suo vecchio amico e leggenda del cinema: l'attore voleva invitare Belushi a cena fuori e a fare un giro nei locali più famosi di Los Angeles. Tuttavia, non ricevendo alcura risposta, De Niro decise di raggiungere direttamente l'amico nella sua stanza in hotel. Qui il protagonista di C'era una volta in America si trovò davanti uno spettacolo raccapricciante: non solo la stanza era sporca e semi-distrutta, ma c'era anche una donna, la cantante Cathy Evelyn Smith, che dormiva tra avanzi di cibo, bottiglie di vino ormai vuote e vestiti sporchi. Robert De Niro se ne andò in discoteca, con la promessa di tornare più tardi: promessa che non mantenne, perché scelse di tornare nella sua suite. Da John Belushi, invece, andò Robin Williams, che all'epoca stava fronteggiando la sua dipendenza da alcol e droga. L'attore fu sconvolto, proprio come De Niro, dalle condizioni della stanza: si limitò dunque a prendere un po' di cocaina e ad andarsene. Infine, stando a quanto ha raccontato Dave Itzkoff nella biografia dedicata a Robin Williams, Cathy Evelyn Smith preparò due speedball, termine con il quale si indica un mix molto forte di eroina e cocaina. L'attore di The Blues Brothers si lamentò di avere freddo, spingendo così la donna ad alzare il termostato, prima di mettersi a dormire.

In quel che restava della notte, John Belushi andò in overdose e, verso mezzogiorno, il suo corpo venne trovato dal suo personal trainer. Successivamente fu proprio la Smith, dietro un compenso di circa quindicimila dollari, a parlare con la stampa e a fornire i dettagli degli ultimi istanti della vita di John Belushi.

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