La rottura delle barre di combustibile può provocare la fuoriuscita dall’impianto di isotopi radioattivi come iodio 131. Fin da ieri, a quanto si apprende, è stata rilevata la presenza di iodio 131 e cesio 137 a concentrazioni che gli esperti hanno definito "non preoccupanti", con un "rateo di dose al confine dell’impianto di circa 500 microsievert/ora". La rottura delle barre di combustibile è avvenuta molto probabilmente a causa di uno stress termico, dovuto all’accumulo di calore. Le barre di combustibile sono tubi di acciaio dal diametro di un centimetro e lunghi quattro metri; al loro interno si trova il combustibile in forma di pastiglie.
Nel caso di rottura delle barre, gli isotopi radioattivi dei quali è pieno il combustibile possono fuoriuscire e passare nell’acqua di raffreddamento e da qui nel vapore che viene scaricato all’esterno dell’impianto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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