Giancarlo Mazzuca è un mite gentiluomo bolognese. Giornalista e ora parlamentare del Pdl, ha l’aspetto innocuo del pio bove, ma è stato trasformato questa settimana in un losco maiale perché ha fatto una battuta inoffensiva alla buvette di Montecitorio a Benita Loren, in arte «La Mussolini», inserendo il suo lato b nella top ten degli onorevoli sederi.
Di lato b ne parlano tutti nei media del pianeta; si spreca la dietrologia su Carlà, Felipa e Pippa, solo per citare tre chiappe istituzionali. Il venerato Vecchioni fece persino una canzone culofila. Ma per femministe, politici, comici e media il povero Mazzuca è culpevole di «maschilismo idiota». Ma dai, ogni giorno si sprecano complimenti, battute e sfottò. Al bar, poi... Non c’è giorno che non chiamino «nano» Berlusconi, in pubblico e con cattiveria. Invece una gag di La Russa, Berlusca o Mazzuca diventano oggetto di Indignazione Pubblica. Ma la smettiamo con questa cupa ossessione del politically correct, questa criminalizzazione idiota e perfida della goliardia, della spiritosaggine e della giovialità? Ci sono battute buone o sceme, di gusto o da caserma, da Ennio Flaiano o da Alvaro Vitali; ma smettiamola con la caccia alla Parola Proibita anche nel privato. Se due gay secondo i giudici sono sorpresi dai carabinieri in una fellatio al Colosseo, i maestrini s’indignano per la sanzione e riducono la fellatio a bacio; se invece uno del Pdl fa una battuta innocua - in privato -sul lato b, passa per bavoso sodomita e sessista contro le donne. Propongo un criterio opposto: l’oscenità è far diventare pubblico, politico e ideologico quel che è privato, scherzoso e banalmente estemporaneo. Volgare e imbecille è chi ritorce in condanna politica chiacchiere da bar di tono intimo, prive di valore politico. Chi vuol penalizzare l’avversario per una battuta leggera e privata è un torvo speculatore in malafede o una meschina sfruttatrice.
Un conto è dare dell’assassino in aula a un ministro, per giunta in prima linea nella lotta alla criminalità, un altro è scherzare alla buvette su un culo onorevole. Il primo avvelena il clima, l’altro semmai lo svelenisce; anzi lo lascia alle spalle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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