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Schifani cita in giudizio Il Fatto: 720mila euro

Il presidente del Senato ha notificato al quotidiano di Padellaro e Travaglio una citazione civile con cui chiede un risarcimento danni a seguito di alcuni articoli pubblicati sul giornale. La replica in un editoriale: "Somma superiore al nostro capitale sociale. Avremmo preferito una querela"

Schifani cita in giudizio Il Fatto: 720mila euro

Roma - Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha notificato al quotidiano Il Fatto una citazione civile con la quale chiede 720 mila euro di risarcimento in seguito ad alcune inchieste giornalistiche realizzate tra novembre 2009 e gennaio 2010 (20 novembre 2009 articolo dal titolo: "Schifani e il palazzo dei boss"; 27 novembre 2009 "I soci di Schifani"; 13 gennaio 2010: "Quando Schifani faceva l’autista") .

La replica del Fatto La direzione del giornale replica in un editoriale non firmato. "La somma richiesta - si legge - è superiore al nostro capitale sociale, ma noi non ce ne lamentiamo. Schifani, al pari di qualsiasi altro cittadino, se si ritiene diffamato ha il diritto di rivolgersi al Tribunale per veder riconosciute le proprie ragioni. Anche se, dopo aver letto le 54 pagine della citazione, dobbiamo confessare la nostra sorpresa: nonostante gli sforzi non abbiamo ancora capito quali delle notizie riportate su Il Fatto Quotidiano non siano vere. A questo punto chi ha ragione e chi ha torto non lo potrà che stabilire il giudice".

Ci aspettavamo una querela  "Certo - prosegue l’editoriale - avremmo preferito che il presidente Schifani, proprio per l’importante incarico pubblico da lui ricoperto, avesse risposto alle numerose e-mail contenenti dettagliate richieste di chiarimenti che gli abbiamo inviato prima di scrivere ogni pezzo.

E ora ci saremmo aspettati almeno una querela penale che, da una parte, avrebbe consentito al pubblico ministero di svolgere autonomamente indagini sui fatti contenuti negli articoli in maniera più ampia rispetto quanto si può fare in sede civile".

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