La scienza e la creatività unite dal premio letterario M. Serono

Sono Paolo Giordano e Enrico Alleva lo scrittore e lo scienziato che secondo la giuria del Premio letterario Merck Serono meglio sono riusciti a far dialogare la scienza con la creatività letteraria, meritandosi il premio della sesta edizione.
Entrambi scienziati ma anche scrittori, sono riusciti a compiere quella contaminazione tra cultura scientifica e cultura umanistica oggi troppo spesso ostacolata da una separazione dei saperi e invece auspicata come necessaria per rispondere alle sfide della società. Come sottolinea infatti il filosofo francese Edgar Morin per risolvere i problemi fondamentali dell'uomo serve un pensiero che permetta di unire ciò che è separato: un nuovo umanesimo.
«La scienza vista come mezzo di conoscenza e non come fine, in grado di uscire dai laboratori e di diventare oggetto letterario», racconta Paolo Grillo, direttore relazioni istituzionali Merck Serono, e ideatore del Premio. « Il nostro motore è stata la volontà di cercare nuovi linguaggi per raccontare la scienza, per stimolare nel pubblico un interesse ad informarsi su temi complessi ma che sono oggi alla base della società. Spesso la gente pensa alla scienza come qualcosa lontana, non come come parte integrante del vivere quotidiano».
I vincitori sono stati premiati a Roma, a Villa Miani.

A consegnare i riconoscimenti, esponenti del mondo scientifico e di quello della cultura tra i quali il professor Leonardo Santi , il professor Redi, lo scrittore e poeta Franco Marcoaldi, la scrittrice Patrizia Carrano.

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