«Scioperi e stati generali» Così la Lombardia si prepara alla battaglia

Nasce un fronte del Nord tra Regione, Provincia e Comune

«È necessario organizzare in tempi brevi un consiglio regionale aperto, con all’ordine del giorno il caso Malpensa-Alitalia». Il capogruppo leghista al Pirellone, Davide Boni, pone l’accento sull’urgenza di una seduta speciale, nella quale convocare come parti in causa anche Comune, Provincia, Sea e sindacati. «Data la situazione e la grave presa di posizione del governo Prodi, intenzionato ad accelerare i tempi per la cessione ad Air France-Klm della compagnia italiana - spiega l’assessore regionale a Territorio e urbanistica -, la Lombardia non può stare a guardare».
Nasce, dunque, un fronte Nord, intenzionato a dare battaglia affinché lo scalo di Varese non sia danneggiato. «Una sorta di stati generali della Lombardia - specifica Boni - dove discutere e mettere nero su bianco un calendario di iniziative istituzionali, ma anche una serie di scioperi e di proteste per fare capire chiaramente che il fronte comune a difesa di Malpensa è compatto e deciso ad andare avanti con forza». È pronto a scendere in campo, e a chiedere una convocazione congiunta degli enti locali, anche il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato. «C’è una posizione unanime e trasversale - afferma - che vede convergere le forze politiche lombarde nell’univoca direzione di difendere Malpensa e il suo rilancio come hub». De Corato spiega la sua intenzione di scrivere «al sindaco Letizia Moratti e al governatore Roberto Formigoni per chiedere una convocazione congiunta del consiglio regionale, comunale e provinciale».
Della necessità di convocare al più presto gli «stati generali» - con sindaci, consiglieri comunali del territorio, rappresentanti delle Province, della Regione e del Parlamento - parla anche il sindaco di Varese, Attilio Fontana. «Dobbiamo passare ai fatti per difendere gli interessi del Nord», conferma il primo cittadino che ha già criticato duramente la scelta del governo di trattare con Air France-Klm e che ora si dice preoccupato anche per le eventuali ricadute sui tassisti nel caso di un ridimensionamento dell’hub di Varese.

Da parte sua, il segretario generale della Cgil Lombardia, Susanna Camusso, aggiunge che «il tema non è il Nord contro Roma, né la legittimità del governo di decidere sul destino di una sua società. Il tema è come il più grande investimento aeroportuale fatto nel nostro Paese, lo scalo di Malpensa, possa vedere confermato il proprio ruolo di centro dello sviluppo».

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