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Scioperi: fermi treni, mezzi pubblici e benzinai

Quattro ore di stop per treni e mezzi pubblici, un'ora per aerei e trasporto maritmo: dopo  la strage di Viareggio protestano i sindacati contro la mancanza di controlli nell'ambito della sicurezza. Incrociano le braccia anche i benzinai su strade e autostrade 

Scioperi:
fermi treni, mezzi pubblici e benzinai

Milano- Molti i disagi previsti per oggi nel settore dei trasporti: si fermeranno per quattro ore i treni (dalle ore 10 alle ore 14), il trasporto pubblico locale, il trasporto merci e logistica (quattro ore nel rispetto delle fasce protette localmente definite). Un’ora di stop anche per il trasporto aereo (dalle 10 alle 11) e per il trasporto marittimo, che posticiperà di sessanta minuti ogni partenza. La protesta è indetta dai sindacati del Patto di Base, Cub, Confederazione Cobas e SdL intercategoriale che manifestano contro la strage di Viareggio e soprattutto contro la mancanza di controlli nell’ambito della sicurezza dei lavoratori e degli utenti.

Chiusi anche i benzinai Incrociano le braccia anche gli addetti ai distributori di benzina a partire da stasera e per due giorni (8 e 9 luglio) sia sulla rete stradale sia sulle autostrade. Scatta infatti lo sciopero proclamato dai sindacati dei gestori - Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio - per protestare contro le compagnie petrolifere che non rinnovano accordi e margini fermi da oltre due anni, e contro il governo che non rispetta gli impegni assunti per mettere mano alle regole del settore.

Secondo il programma delle sciopero le pompe di benzina rimarranno chiuse sulla rete stradale a partire dalle 19.30 fino alle 7.00 del mattino di venerdì, mentre sulle autostrade lo stop inizierà alle 22.00 per concludersi alle 22.00 di giovedì. Sarà esclusa dalla protesta la provincia de L’Aquila, sede del G8. Sale intanto l’allarme dei consumatori. Il Codacons denuncia il rischio che si verifichino speculazioni sui prezzi alla pompa poco prima dell’inizio dello sciopero e chiede alle Fiamme gialle e a Mr Prezzi di vigilare.Adusbef e Federconsumatori, sottolineando che la benzina aumenta nonostante il calo delle quotazioni,accusano le compagnie di “una vera e propria speculazione di almeno 8 centesimi al litro”, che costa all’automobilista 96 euro l’anno in più.

L’Adiconsum critica le royalties che il consumatore paga sulla benzina o sul caffè acquistato in autostrada: basterebbe ridurne il peso - sostiene - per rispondere positivamente alle richieste dei gestori.

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