I saldi a Genova sono partiti ieri con un mezzo flop. Nei negozi, tranne quelli in centro, si è vista poca gente. Probabilmente a causa di afa e caldo in molti se ne sono stati in spiaggia. Altri hanno preferito rimanere chiusi in casa con l'aria condizionata. Altri ancora sono stati spiazzati dallo sciopero dei mezzi pubblici. «Il vero test ci sarà oggi - spiega Patrizia De Luise di Confesercenti - Caldo, sciopero dei mezzi e soprattutto un minore potere d'acquisto hanno frenato la corsa all'affare di stagione. Eppure molti negozi hanno ancora merce di primissima qualità che da ieri viene venduta a ottimi prezzi». Nei giorni scorsi qualcuno aveva storto il naso per i «saldi anticipati» via sms e per la concorrenza di regioni vicine. «Le mailing list - continua De Luise - sono politiche aziendali e scelte imprenditoriali personali.
Giuridicamente vi è saldo anticipato quando si mostrano in vetrina i cartelli che, appunto, anticipano la data dei saldi. Riguardo alle date anticipate in zone vicine Genova, come il Basso Piemonte, credo che occorra, a livello nazionale, stabilire un'unica data dei saldi per macro regioni».Sciopero e afa Lesordio dei saldi diventa un flop
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