Roma

Scontri a Roma Tre: feriti universitari

La polizia ha denunciato 17 persone, tra i 22 e i 35 anni, con l’accusa di rissa aggravata: 9 della organizzazione di destra Blocco studentesco e 8 dei centri sociali

Scontri a Roma Tre: feriti universitari

Roma - Scontri tra esponenti di Blocco Studentesco e dei centri sociali sono avvenuti la scorsa notte all’Università Roma Tre. La polizia ha denunciato al momento 17 persone, tra i 22 e i 35 anni, con l’accusa di rissa aggravata: 9 dell’organizzazione di destra Blocco studentesco e 8 dei centri sociali. La Digos sta indagando per chiarire la dinamica in quanto le versioni fornite dagli appartenenti alle due aree, infatti, divergono in molti punti.

Scontri a Roma Tre Il Circolo futurista di Casal Bertone ha denunciato l'aggressione di nove militanti del Blocco che sono finiti in ospedale, sei di loro con ferite gravi e prognosi di decine di giorni. Tra questi anche il presidente nazionale del Blocco Studentesco e candidato al Cnsu, Francesco Polacchi, attualmente ricoverato al Cto di Roma per una frattura scomposta dell’avambraccio e due ferite in testa che hanno richiesto dieci punti di sutura. "Si è trattato di un vero e proprio agguato - racconta Polacchi - eravamo una quindicina di persone e stavamo facendo affissione, come è prassi nei periodi preelettorali, quando abbiamo visto sbucare dal nulla un centinaio di persone armate di caschi, sassi, bastoni, catene, che ci sono venute addosso, forti del fatto di essere oltre quattro volte superiori a noi nel numero".

I testimoni dell'aggressione Alcuni cittadini che abitano proprio sulla via dove sono avvenuti gli incidenti hanno assistito alla scena, fornendo la propria testimonianza dei fatti al commissariato ’Esposizionè, nel quartiere Eur. "Dalla dinamica dell’aggressione, avvenuta peraltro a poche centinaia di metri dal centro sociale Acrobax, sembra evidente come l’attacco fosse premeditato - aggiunge Davide Di Stefano, responsabile nazionale del Blocco Studentesco - un’azione violenta e intimidatoria pianificata a tavolino per impedirci di fare politica nelle università. E' chiaro che un gesto di una tale gravità nasce dalla convinzione di godere di una totale impunità e richiede una risposta adeguata.

E noi questa risposta la pretendiamo dal rettore di Roma Tre, Guido Fabiani, tenuto a garantire l’agibilità politica per tutte le liste che partecipano alle elezioni universitarie".

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