Cosa fanno Federica Pellegrini e Filippo Magigni quando non nuotano? Litigano. All'indomani dell'ennesimo flop degli azzurri del nuoto volano gli schiaffi. Parole dure - anzi, durissime - che non lasciano spazio alla discussione. Dopo le accuse pesanti mosse allo staff tecnico, sia la Pellegrini sia Magnini finiscono sotto il fuoco incrociato dei compagni di squadra.
Le polemiche create nei giorni scorsi dalla star dell’Italnuoto, in tandem con la fidanzata, non sono piaciute ai compagni di squadra che oggi si sono tolti qualche sassolino dalla scarpa. Marco Orsi parla di "clima irrespirabile", Luca Dotto di "polemiche campate in aria". Il concetto - sin troppo chiaro - è che Magnini ha sbagliato a sparare a zero dopo il suo flop nei 100 stile libero. Il risultato, secondo i più giovani compagni di squadra, è un gruppo teso e poco concentrato sulle gare. Questo, e non tanto la preparazione sbagliata, ha influito in modo negativo sul rendimento dei velocisti alle Olimpiadi. I due azzurri, che con Magnini dividono la stanza, alzano la voce dopo le batterie dei 50 stile libero. "Non si può arrivare alle Olimpiadi così, c’è un clima irrespirabile. Filippo ha sbagliato, un capitano non si comporta così", attacca Orsi. "Qui c’è chi si fa solo i cazzi suoi", dice dopo l’eliminazione nelle batterie dei 50 stile libero.
Fra gli azzurri c’è stato un confronto aspro. "Ho detto a Filippo che ha sbagliato, lui è un campione e dovrebbe dare tranquillità al gruppo. Non si può fare audience con queste cavolate. Sono molto arrabbiato. Non c’è la giusta tranquillità, sto in camera con loro e non si può respirare un clima simile. Non si fa così, Filippo - conclude Orsi - è troppo impulsivo e deve cambiare". Dotto usa toni leggermente più "soft", ma il concetto non cambia. "Sono state fatte polemiche campate in aria, non mi piace questo comportamento di chi ha lanciato allarmi e ha puntato il dito contro qualcuno. Non servono cambiamenti radicali, bisogna solo abbassare la testa, lavorare e pensare di più al nuoto", è il
pensiero di Dotto. "Non nego che c’è stata un bel pò di tensione, d’altronde basta guardare gli sguardi degli atleti", aggiunge, prima di difendere il tecnico Claudio Rossetto. "È un allenatore di caratura internazionale e a Filippo ha fatto vincere un Mondiale", sottolinea.
Dopo l’eliminazione nei 100 stile libero, Magnini aveva parlato a chiare lettere di preparazione sbagliata, salvo poi correggere almeno in parte il tiro. La stessa "scusa" era stata addotta anche dalla Pellegrini dopo non essere riuscita nemmeno a salire sul podio dei "suoi" 200 stile libero. "Magnini si è scusato, dopo una gara è difficile parlare con mente lucida e si tende a dire cavolate...", spiega ancora Dotto, che si è qualificato con il quarto tempo per le semifinali dei 50 stile libero.
"Io ho cercato di isolarmi dalle polemiche che i ragazzi facevano a tavola o in camera - racconta - a volte mi rifugiavo da Rossella (l’azzurra della scherma Fiamingo con cui è fidanzato, ndr). Per me è un’ottima cosa che ci sia lei qui. Voglio andare via con un ricordo sereno da questa Olimpiade, cerchiamo di finire in modo decoroso. Voglio onorare il Paese che rappresento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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