Scontro fra treni nel Milanese: morto un macchinista, 13 feriti

Il racconto dei viaggiatori: «Abbiamo sentito un gran botto, è stato terribile»

Gabriele Villa

da Garbagnate (Milano)

Occhi sbarrati dallo spavento. E voci di disperazione che riecheggiano nel panorama irreale di un buio infiammato dalle fotoeelettriche. «Abbiamo sentito un gran botto, poi ci hanno detto di scendere. È stato terribile». Lo raccontano così due turisti tedeschi, quasi fosse soltanto un semplice intoppo di percorso, il terribile schianto avvenuto ieri a tarda sera alla porte di Milano. Padre e figlio provenienti da Dortmund erano sul Malpensa Express, viaggiavano assorti nella lettura e soltanto a terra davanti alla scena che si è presentata ai loro occhi si sono resi conti di essere scampati per un soffio all’inferno. Uno schianto, fra la stazione di Garbagnate e quella di Serenella, minuscola frazione, che è costato la vita a un uomo, un macchinista, e ha causato una quindicina di feriti. Linea delle Ferrovie Nord Milano, lo scontro si è verificato intorno alle 21 sulla rete delle Ferrovie Nord Milano, fra un treno suburbano che da Milano era diretto a Saronno e un Malpensa Express, che dall'aeroporto intercontinentale era diretto nel capoluogo lombardo. E ha coinvolto quattro carrozze di un Malpensa Express e cinque di un Omnibus. I due convogli, stando ad una prima ricostruzione dei tecnici, si sono urtati mentre si trovavano su binari differenti e uno dei due sarebbe uscito dalla traiettoria che avrebbe dovuto percorrere. La vittima è il macchinista dell'Omnibus Milano-Saronno, Giuseppe Girola, di 41 anni, che abitava a Tradate, nel Varesotto. Secondo quanto riferito dal colonnello Manzo, la vittima è il macchinista dell'omnibus Milano-Saronno partito dal capoluogo alle 20.32. All'ospedale di Rho è ricoverato il ferito più grave, che è il conducente del Malpensa Express che viaggiava invece in direzione di Milano. L’'urto è stato frontale in un punto dove peraltro vi sono numerosi scambi. Non si sa esattamente che cosa sia accaduto ma è certo, come si accennava all’inizio, che in seguito all'impatto entrambi i convogli sono usciti dai binari e il Malpensa, sviando sulla destra, ha proseguito con alcune carrozze la sua corsa. «Fino a quel momento la situazione era normale, poi è diventato tutto terribile. Abbiamo sentito uno schianto», dice uno dei passeggeri. Che aggiunge: «All’inizio non pensavamo che fosse così grave, ma poi abbiamo sentito i lamenti delle persone e ci siamo resi conto che la situazione era più grave del previsto. Dopo pochi minuti è stato tutto un suono di ambulanze che arrivavano. Hanno caricato alcune persone e sono partite. Per fortuna noi non avevamo problemi, ma da quanto ho visto i feriti saranno più di dieci».
I vigili del fuoco e i numerosi soccorritori hanno cercato di ispezionato alla luce delle fotoelettriche i rottami per assicurarsi che nella prima carrozza dell'omnibus, quella che appariva più danneggiata (il resto del convoglio, altre sette carrozze, è sostanzialmente integro) non vi fossero altri corpi. Fortunatamente a bordo i due treni non erano particolarmente affollati. Sul posto sono stati medicati e poi accompagnati verso le loro destinazioni una quindicina di persone rimaste ferite in modo leggero, che per la maggior parte hanno riportato solo contusioni lievi. Una tragedia ancora in parte da chiarire, dunque. Avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi come si intuiva ieri a tarda sera dall’agitazione di una folla di curiosi che si è radunata attorno alla massicciata nei pressi della stazione, per seguire le operazioni di soccorso. Nel punto dove si è verificato l'incidente infatti la ferrovia passa a poca distanza dalle case in una zona dove ci sono prevalentemente villette.

Nella notte gli accertamenti per arrivare a chiarire l’esatta dinamica dell’episodio erano ancora in atto tanto che le autorità ferroviarie hanno tenuto a precisare che gran parte delle linee servite dalle Ferrovie Nord Milano resteranno interrotte oggi per le operazioni di sgombero della linea Milano-Saronno.

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