Circa sessanta stranieri, tutti cittadini romeni, sono stati bloccati ieri mattina in via Val dAla, ai Prati Fiscali, e sono stati condotti negli uffici del commissariato Fidene-Serpentara. Trenta sono stati identificati: sono sprovvisti di permesso di soggiorno e tra loro ci sono quattro prostitute che svolgono la loro attività in via Salaria e in via dei Prati Fiscali, sette bambini (dai pochi mesi ai 6 anni) e alcuni pregiudicati. Gli stranieri sono stati individuati dagli agenti guidati dal dirigente Vincenzo Spinosi durante un servizio straordinario di controllo del territorio mirato al contrasto della criminalità italiana e straniera. Seguendo alcuni clandestini i poliziotti sono arrivati allinsediamento di via Val dAla dove sono stati trovati anche impianti hi-fi e cellulari rubati. Nella piccola «favela», i poliziotti hanno trovato una situazione igienica disastrosa. Gli stranieri vivevano infatti tra escrementi e topi. Nelle baracche sono state trovate anche bombole di gas e taniche di benzina. Sul posto sono intervenuti gli operatori dellAma che stanno bonificando la zona. Durante la stessa operazione gli agenti hanno anche rintracciato e bloccato, e portato in commissariato per lidentificazione, circa venti romeni che attendevano i «caporali» che li avrebbero portati sul posto di lavoro. «Ringraziamo le forze dellordine - dichiara Francesco Filini, consigliere del IV municipio di An - per aver effettuato lintervento, sono mesi che denunciamo una situazione invivibile nel quartiere.
Non è la prima volta che linsediamento abusivo viene sgomberato. Ci aspettiamo che il IV Municipio e il Comune di Roma prendano dei provvedimenti urgenti per evitare che fra qualche giorno gli abusivi tornino indisturbati a tirare su baracche lungo le rive del fiume Aniene».Scoperta una «favela» di clandestini ai Prati Fiscali
Nellinsediamento invaso da escrementi e topi vivevano una sessantina di romeni (bimbi compresi)
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.