Per decenni è stata ritenuta una copia e quasi dimenticata in un deposito nel modenese. Ma quella testa di donna, seppure a prima vista di foggia ottocentesca, è apparsa subito stranamente raffaellesca, troppo raffaellesca per non meritare un esame più approfondito. E in pochi mesi di analisi a Firenze ecco i risultati: il dipinto sarebbe proprio del maestro di Urbino, frammento superstite della prima redazione della celeberrima «Madonna della Perla» oggi conservata al museo del Prado di Madrid. La scoperta si deve a Mario Scalini, soprintendente ad interim di Modena e Reggio Emilia e titolare della soprintendenza di Siena e Grosseto. «Il primo indizio - spiega Scalini - è stato il tratto finissimo del disegno, ma a mettermi sulla strada giusta è stata anche la cornice, una superba cornice di galleria secentesca, inusuale se la testa fosse stata di poco pregio».
La tesi sarebbe avvalorata dalle analisi effettuate nei laboratori fiorentini di Art-Test, coordinati dalla restauratrice Lisa Venerosi Pesciolini. Il dipinto risalirebbe quindi allattività degli ultimi anni del maestro di Urbino (1483-1520), e sarebbe databile intorno al 1518-1520.Scoperta Nuovo ritratto attribuito a Raffaello
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