«Non c’è stata nessuna firma tra Balotelli e il Manchester City e dubito che si troverà un accordo nelle prossime ore». L’agente Mino Raiola gioca la sua partita, tranquilli, Supermario andrà via, i tifosi interisti che ormai se ne erano fatti una ragione adesso vacillano nuovamente, il ragazzo è uno che divide ma siamo ai dettagli, Roberto Mancini lo considera già uno delle rosa.
Questione di soldi, l’accordo economico è stato fissato attorno ai 30 milioni di euro più una serie di bonus in funzione dei risultati ottenuti e delle prestazioni del giocatore al quale è stato proposto un quinquennale a 3,7 a stagione. Raiola è uno che se intuisce un ulteriore margine di guadagno è pronto a bloccare tutto, o magari è solo Massimo Moratti che ha chiesto di chiudere dopo il 31 luglio per non trovarsi contro il suo ex pupillo nell’amichevole di sabato prossimo in programma a Baltimora e che Balotelli certamente sarebbe pronto a giocare, pagando di tasca propria pur di essere in campo. In settimana sono attesi i dirigenti del City in Corso Vittorio Emanuele. È un Manchester City grandi colpi, re incontrastato del mercato, 128,5 milioni di euro in questa sessione estiva, il difensore nazionale tedesco Jerome Boateng dall’Amburgo, il centrocampista difensivo Yaya Touré dal Barcellona, il campione del mondo David Silva, oltre ai due acquisti non ancora ufficiali Alexander Kolarov e Mario Balotelli. E non sarebbe finita qui, Fernando Torres prossimo acquisto dello sceicco Mansur si gioca a 3,50, mentre è offerto a 6 con la maglia del Chelsea, a 9 per il Barcellona e 12 per l’Inter: «È uno dei migliori attaccanti d’Europa - ha detto il Mancio, di Torres -. Da tre anni gioca in Premier league e conosce benissimo il campionato però dipende dalla sua situazione, dal prezzo e dalla sua eventuale volontà di venire da noi». Se fosse per i soldi arriverebbero tutti a nuoto, l’unica controindicazione è l’esclusione del Manchester City dalla Champions league, la prossima stagione sarà impossibile resistere allo sceicco, per i bookmaker sono già i favoriti di questa Europa League, quella della Juventus. Adesso Roberto Mancini deve fare la squadra, e non è mai facilissimo quando la ribalti completamente dalla stagione precedente. Per ora non sta andando alla grande, il City è in America e le ha prese dai New York Red Bulls di Terry Henry, 2-1, niente di drammatico, Mancini sta per chiudere la sua seconda settimana oltreoceano, il ritorno in Europa è previsto dopo l’amichevole con l’Inter e Balotelli potrebbe farsi dare un passaggio. È curioso che la trattativa si stia conducendo fra la regina della spesa e quella del guadagno. Fra vittoria in Champions, liberatoria di Mourinho, cessione di Quaresma e risarcimento per Amantino Mancini, Massimo Moratti incassa oltre 180 milioni, comprese le cessioni di Balotelli e Maicon, il secondo pezzo pregiato che lascia i campioni d’Europa.
Il procuratore del brasiliano, Antonio Caliendo, continua nella sua sterile lamentela: «Maicon assieme a Julio Cesar e Lucio, raggiungerà giovedì il resto della squadra negli Stati Uniti. Ufficiosamente possono esserci delle telefonate, magari anche solo per un saluto ma ufficialmente non c’è nulla. Aspetto informazioni per muovermi e comunque non ci sono novità sostanziali». Ieri Maicon ha compiuto 29 anni, qualcuno all’Inter lo ritiene al capolinea, Mourinho freme e lo schianta di telefonate anche se ormai siamo ai dettagli anche per questa operazione, l’accordo con il giocatore è attorno ai 5,5 milioni, un triennale, poi Maicon lascerà il Real Madrid e tornerà in Brasile.
C’è un brasiliano che resta, è Ronaldinho.
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