Coronavirus

Scoperto a rubare limoni in un agrumeto, arrestato

In manette un 39enne a Seiano di Vico Equense, in provincia di Napoli. L'uomo è stato scoperto con 25 chili di limoni rubati

Scoperto a rubare limoni in un agrumeto, arrestato

Ladri al tempo del coronavirus: scoperto con 25 chili di limoni, arrestato. A causa delle stringenti norme per la prevenzione del contagio da coronavirus, le strade sono deserte. Evidentemente lo era anche un agrumeto che un 39enne aveva deciso di “ripulire”. Ma è stato scoperto e arrestato dai carabinieri a Seiano, frazione di Vico Equense, nell’area della penisola sorrentina.

I fatti si sono registrati nelle scorse ore. Impegnati nei controlli finalizzati a garantire il rispetto delle normative regionali e governative per contrastare il diffondersi del coronavirus, i militari hanno notato la presenza di un uomo di 39 anni nei pressi di un terreno agricolo.

Il 39enne, residente a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, e già noto alle forze dell’ordine, aveva approfittato del fatto che non ci fosse nessuno né in strada né in quel terreno, per appropriarsi dei limoni che li erano stati coltivati. Quando i carabinieri lo hanno bloccato, hanno scoperto che aveva già colto numerosi frutti e si era appropriato di una quantità di limoni stimata in circa venticinque chilogrammi.

Il colpo, dunque, è andato a monte e per il 39enne stabiese sono scattate le manette con l’accusa di furto.

Ma non si tratta dell’unico presunto ladro che abbia tentato di approfittare dei decreti anti-coronavirus per mettere a segno sostanziosi colpi ai danni degli agricoltori. Solo qualche giorno fa, a Solarino, in provincia di Siracusa, sono stati arrestati un uomo e una donna, rispettivamente di 23 e 34 anni. Entrambi, già noti alle forze dell’ordine, avrebbero fatto letteralmente razzia di limoni e agrumi coltivati all’interno di alcuni terreni che avrebbero “visitato” approfittando dell’assenza del personale addetto e dei coltivatori. In tutto, i carabinieri hanno appurato che i due erano riusciti a impadronirsi di una quantità di frutta stimata in ben otto quintali di limoni e agrumi.

La refurtiva, stipata all’interno delle autovetture che i due avrebbero usato per raggiungere i fondi agricoli, è stata interamente recuperata e restituita al proprietario dell’azienda agricola a cui erano stati sottratti.

Dopo le formalità del caso, i due sono stati trasferiti al regime degli arresti domiciliari con l’accusa di furto aggravato. Ma dovranno rispondere anche delle violazioni alle regole imposte sulla circolazione dal decreto del presidente del consiglio dei ministri contro la diffusione e per il contenimento del coronavirus.

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