Corteo anti-Gelmini, un flop. Erano appena duemila, secondo la Questura, gli studenti che da piazza della Repubblica hanno raggiunto Torre Argentina. La marcia, che nelle intenzioni dellUnione Studenti doveva servire a costringere alla resa il ministro Gelmini, è stata un fallimento. Stesso risultato, lazione dellUnione Studenti nei licei: lunica occupazione è stata di Azione Studentesca alla Carlo Levi. E il bilancio negativo si chiude con un blitz dei collettivi a Tor Vergata, respinto dagli stessi universitari.
Per la sinistra ieri è stata una giornata di cocenti disfatte. I ragazzi, infatti, alla partenza erano solo duemila secondo le forze dellordine e allarrivo non erano più di tremila. Quelli dellUds (non più di 500), poi, si sono visti sfilare più volte la testa del corteo dagli studenti di destra, più numerosi e organizzati, di Blocco studentesco. Le magliette con la scritta «zetazeroalfa» della destra radicale hanno in pratica semi-sommerso le kefiah e le bandiere con la stella rossa.
Azione Studentesca ha invece occupato, in controtendenza alla sinistra, listituto tecnico Carlo Levi. «Con loccupazione vogliamo riportare lattenzione del ministro e dei media sui reali problemi della scuola, che non sono il maestro unico, il grembiule o i presunti tagli - spiega Azione Studentesca - ma lintoccabile casta dei professori, che sta strumentalizzando le proteste. Noi vogliamo chiedere un reale confronto sul futuro della scuola».
Alloccupazione del Carlo Levi ha fatto seguito uno sciopero sotto il liceo Seneca. «È una manifestazione - ha dichiarato Alessio, leader di Azione Studentesca al Seneca - per protestare contro le strumentalizzazioni dei professori figli del 68 e ribadire che vogliamo un piano per la messa in sicurezza di tutte le scuole, che risultano per oltre il 90 per cento fuorilegge». Il degrado delle superiori è stato più volte denunciato da Azione Studentesca nelle settimane passate. «Lo sciopero del Seneca è un altro tassello della protesta per la situazione di insicurezza degli istituti di Roma e provincia - ha ribadito il consigliere provinciale del Pdl e Presidente di Azione Giovani Roma, Federico Iadicicco -. Mi auguro che in Provincia lassessore Stella e il presidente Zingaretti prendano atto della grave situazione e si impegnino a dare risposte concrete agli studenti».
Momenti di tensione, invece, in mattinata a Tor Vergata. Un centinaio di aderenti ai collettivi della sinistra autonoma sono entrati nella facoltà di economia e commercio dellUniversità. «La maggior parte erano estranei allateneo - spiega Stefano De Cristofaro, del senato accademico -. Hanno tentato di coinvolgere gli studenti nella protesta anti-Gelmini. Di fronte allindifferenza generale, hanno poi dato sfogo alla loro anima di violenti e incivili e battuto in ritirata». A Tor Vergata la protesta anti-Gelmini non ha neppure sfiorato i giovani.
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