Si ricomincia. Oggi alle 8,30 suona la prima campanella nella gran parte degli istituti di Roma e del Lazio. Ma la trepidazione di oltre 700mila studenti passa del tutto in secondo piano rispetta al clima avvelenato con cui lanno scolastico parte in tutta Italia e in particolare a Roma.
Le proteste. Sotto accusa cè la riforma del ministro Mariastella Gelmini, che a sinistra viene interpretata come «distruzione della scuola pubblica». Una presa di posizione in realtà tutta politica, che oggi porterà a un fiorire di manifestazioni di protesta. Come quella dellUnione degli Studenti davanti al ministero dellIstruzione, in viale Trastevere, dove è annunciata unazione dimostrativa. E come quella che sarà inscenata in decine di scuola elementari: docenti, genitori e alunni entreranno con una fascia di lutto al braccio a sostegno del tempo pieno e contro il maestro unico. La protesta è partita dalla Iqbal Masiq, una scuola elementare nel quartiere Casilino, ed è stata rilanciata tra gli altri dalla Pistelli al Delle Vittorie, dove perfino sul sito internet campeggia una foto che mostra uno striscione anti-Gelmini davanti al portone.
Lassessore rasserena. Un invito alla serenità è stato lanciato dallassessore comunale alla scuola Laura Marsilio. «Il primo giorno di scuola deve essere un momento di gioia e di serenità e non di lutto così come vorrebbero in modo strumentale e inopportuno i docenti che aderiscono al coordinamento di protesta contro la riforma Gelmini», ha detto lassessore, che ieri mattina è intervenuta alla festa per il primo giorno di scuola per gli alunni di prima elementare e prima media organizzata dallIpa, lente di previdenza per le famiglie e i bambini dei dipendenti comunali.
Pochi vigili, tanti cantieri. Disagi si annunciano nel traffico. I sindacati dei vigili urbani Ospol e Csa hanno infatti convocato assemblee nei 20 comandi municipali oggi e domani dalle 7 alle 9. Una protesta che vuole sottolineare i «passi falsi commessi dallamministrazione comunale di Roma che si è impantanata» sulla questione della dotazione della pistola e dellorganico «che è al di sotto, ancora, di 2000 unità». Possibili problemi anche per i numerosi cantieri di lavori in corso in varie parti della città, come nel centro, in particolare in via dei Fori Imperiali, nei pressi di piazza Venezia, in via Nazionale, in via Laurentina e in quartieri dove sono in corso gli scavi per le nuove linee della metropolitana, come nella zona di San Giovanni.
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