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La scuola della Scala: «Anoressia? Abbiamo anche la mensa»

Il sindaco Giuliano Pisapia non si è ancora pronunciato sulla questione della Scala e della prima ballerina licenziata per aver denunciato casi frequenti di anoressia all’interno del corpo di ballo. Ma a chiarire la situazione, dopo il servizio delle Iene, interviene l’Accademia del Teatro scaligero ricordando che per gli otto anni del percorso formativo lo status psico-fisico di ogni allievo viene tenuto costantemente sotto controllo da medici specialisti in ortopedia, dietologia, fisioterapia, endocrinologia e ginecologia.
«L’anoressia è una patologia psicologica grave, non un semplice calo ponderale - afferma l’Accademia - La tesi che si vuole perseguire che all’interno della Scuola di ballo vi sia una sorta di vessazione psicologica volta è completamente falsa. La Scuola di ballo è dotata di una mensa self service dove ogni studente accede a proprio piacimento (con la presenza anche a pranzo delle assistenti) ad un menù in cui tutti i cibi sono pensati secondo il giusto equilibrio di una dieta per un atleta, perché tale è un ballerino». Per quanto riguarda il servizio televisivo andato in onda nella trasmissione Le Iene, continua la nota, «risulta piuttosto incomprensibile la denuncia della madre dell’allieva, poiché i genitori, riuniti in un’associazione attenta e attiva, sanno molto bene che appena si manifesti un problema, possono e devono rivolgersi subito alla scuola». Per quanto riguarda l’ex allieva che soffriva di anoressia, «si tratta di uno degli unici due casi che si sono verificati dal 1999 ad oggi nella Scuola - continua -.

L’accademia, nel caso specifico di Laura, è amareggiata nel sentirle descrivere un passato così drammatico, poiché all’epoca la ragazza soffriva a causa di una condizione familiare molto delicata e non fu mai lasciata sola».

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