«Scuolabus divisi perché i baby-rom picchiano gli altri»

Lorena Vinzi, consigliere Pdl del VII Municipio, per scolarizzare i ragazzini rom di Casilino 900 il Comune spenderà il prossimo anno quasi 250mila euro. In quanti frequentano?
«A occhio 2 stanno in classe, 10 fuori. Sono divisi in molte scuole, è difficile risalire alle frequenze esatte. Sappiamo solo che a mensa ne va solo una minima parte. Fra l’altro i bambini rom che vanno a mensa non pagano, quelli italiani sì».
Casilino 900 finisce spesso sulle pagine di cronaca nera...
«E’ un campo sempre sotto osservazione, perché da lì esce parecchia delinquenza. Un anno fa il VII Municipio ha votato per lo sgombero, ma è stata solo una presa in giro. Lo sgombero doveva esserci già prima delle elezioni, invece il campo è rimasto lì».
Che rapporti ci sono fra biMBI italiani e rom?
«Pessimi. Lo scorso anno le mamme protestarono perché sui pulmini i bambini italiani erano spesso pestati a sangue da quelli rom, generalmente più grandi di un paio d’anni. Parliamo di ragazzini di 12 anni».
E com’è andata a finire?
«Un consigliere di Rifondazione accolse le lamentele e presentò un ordine del giorno per far trasportare i bambini italiani su pulmini separati. Ebbene, fu subito cacciato dal partito. E neppure ricandidato, ovviamente».
E’ vero che le maestre devono lavare i bimbi rom la mattina? «Non sono obbligate, ma so che lo fanno.

Il più delle volte certi ragazzini si presentano conciati in modo indegno. Ad alcuni hanno anche regalato degli abiti nuovi, ma dopo pochi giorni tornano conciati come sempre. L’integrazione? Almeno nel caso di Casilino 900 è una parola priva di senso».

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