La delibera n. 24 è integralmente leggibile sul sito http://massimario.avlp.it/cgi-bin/showdoc.pl?id=2809. Ed ora che succederà? Fonti ufficiose dellAutorità precisano che, visto che laggiudicazione risulta non idonea, «non conforme» per usare le parole esatte, lamministrazione capitolina dovrà uniformarsi alla deliberazione: «Se non lo farà, scatterà come sempre in questi casi la denuncia alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica». Senza contare il sostanzioso risarcimento da pagare con tutta probabilità allimpresa ricorrente. Il tutto in applicazione della Merloni ter, su cui è chiamata a vigilare appunto lAutorità di vigilanza sui lavori pubblici: «Molte volte verifichiamo certificazioni false, infiltrazioni mafiose, in tutti questi casi si invalida lappalto». Nel caso in oggetto ci sarebbe, come spiegato a parte, lincompatibilità di un consigliere damministrazione. Verrà invalidato? È probabile che si apra liter dei ricorsi, con sospensive e proroghe. Dalluna e dallaltra parte. Protagonisti Ati, Comune, impresa ricorrente, Authority. Centinaia di milioni in ballo. Una storia pasticciata, il cui esito potrebbe essere quello di bloccare i lavori di manutenzione delle strade per lungo tempo. Da ricordare che contro la delibera di giunta capitolina 683/2005, che ha determinato il bando per la gara dappalto sulla Grande viabilità, pende dall11 dicembre 2005 uninterrogazione degli europarlamentari di Forza Italia Antonio Tajani e Alfredo Antoniozzi allUnione europea per presunta violazione della legislazione nazionale ed europea in materia di appalti pubblici.
Le prime risultanze dellistruttoria in corso a Strasburgo darebbero ragione a Fi mentre un analogo esposto-ricorso al Prefetto di Roma ed al Tar del Lazio è stato presentato a dicembre 2005 da Pasquale De Luca, allora capogruppo di Forza Italia al Comune.Se il Campidoglio ora non correrà ai ripari scatterà la denuncia alla Corte dei Conti
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