Quando si parla di scuola italiana sono dolori. E poiché in Italia larte e quindi gli istituti dove si apprende larte sono vissuti come un qualcosa di «a parte» rispetto alla cultura, non si bada al fatto che pur in questo generale stato demergenza vi sono realtà di formazione che ancora possono dire la loro: anche a livello internazionale.
Il caso del Conservatorio, faro italiano nel settore, ormai tradizionale bottega di artisti di pregio. Da anni, il Conservatorio è coinvolto in una rete di scambi cultural-musicali con istituzioni straniere. Ora si inizia a guardare anche al di là dellEuropa, al Giappone per esempio. Già nel 2005 venne siglata una convenzione di mutuo scambio fra il Conservatorio di Milano e lUniversità Soai di Osaka, una delle istituzioni deccellenza del Paese. A inaugurare gli scambi extraeuropei sarà un concerto in Conservatorio, sabato (ore 21), della Soai Orchestra diretta da Tadaki Otaka. Assieme alla compagine nipponica, che chiude lappuntamento con la Seconda Sinfonia di Rachmaninov, suonano due studentesse del Conservatorio milanese alle quali verrà concesso di imbracciare strumenti della collezione dellistituto, un violino Guadagnini e una viola Amati. Alle due soliste, Arianna Dotto e Darija Kozlitina (lettone, a Milano grazie al progetto Erasmus), sè arrivati tramite una serie di audizioni e su sollecitazione dellorchestra giapponese decisa a voler fare tuttuno con artisti di formazione italiana. La Soai Orchestra ha una lunga tradizione che muove dal 1956, anno in cui il pedagogo pare il maggiore dellepoca - Hideo Saito promosse lidea di un complesso per studenti. Che erano una quindicina mentre ora si tocca quota trecento. Lievitati i numeri ma anche la qualità: la Soai spicca fra le migliori orchestra studentesche del Giappone. Chiediamo a Emanuele Beschi, docente di viola e fra i coordinatori del progetto, cosa rappresenti lItalia per i ragazzi della Soai Orchestra. «Una lezione di esuberanza creativa, me ne parlava proprio ieri la rappresentante dellorchestra. Sono convinto che per quanto lItalia pecchi sul fronte della gestione organizzativa, continua a essere la culla di talenti meravigliosi», spiega. Nel frattempo, si sta lavorando a nuovi ponti, e sempre con lOriente.
Conservatorio
sabato, ore 21
02795393
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.