La Madonna t’accompagni. Si sentiva meno solo chi partiva con quel viatico. Avvertiva la sua premura e la portava con sé, in un’immagine o una medaglia (io sono tra questi). Ora sento parlare di lei non da un prete o una bigotta ma dal già vitazzuolo e spiritoso Luciano De Crescenzo che ha scritto un libro affettuoso da ateo cristiano, Fosse ’a Madonna! , su di lei, Madre in Napoli.
La Madonna è il volto affabile del Divino; da lei non ti aspetti dannazioni e punizioni, ma conforto, sollievo, miracolo. Per non scomodare Dio dai cieli, la religione affidò a Lei la mediazione tra l’umano e il divino.Elevò in lei la donna, non solo come deipara ma anche come madre nostra. La Madonna non si negò a nessuno, guerrieri e puttane, santi e impostori, poveri e potenti. Tutt’ora la sua immagine affianca figure procaci nelle cabine dei camionisti, suscita devozioni mafiose, troneggia nelle carceri e negli ospedali. Regina dei cieli e dei bassifondi, intercalare nostrano, presidia i santuari, aggrega processioni, grazia gli ex-voto, si lascia profanare dalle rockstar. Con la Madonna di Pompei mi ritrovai inspiegabilmente un 2 luglio di tanti anni fa, annunciazione di M.V.
Pur inquieto e poco devoto, provo grata familiarità per la Madonna e per il culto che ha suscitato.
Vedo milioni di madri riassunte in lei, dolori leniti e purezze d’impuri; quasi la storia universale della Pietà. E come tanto tempo fa, stasera ritrovo - senza un movente - lo strano gesto di far combaciare le dita in alto e pregare sottovoce, Ave Maria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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